Circa mille persone si sono radunate ieri sera in via Balleydier, davanti alla sede di Music For Peace, per un presidio pacifico a sostegno del popolo palestinese e contro il conflitto nella Striscia di Gaza.
L’appello lanciato dagli organizzatori era chiaro e coinvolgente: “Portate con voi qualcosa per fare rumore e un lumino o una candela. Dalle 21, prima di posizionarci nel presidio, accendiamo i lumini e sistemiamoli sul marciapiede dell’elicoidale”. L’evento, previsto per le 22 in punto, è stato concepito come un momento di solidarietà e di visibilità, con l’obiettivo di “fare rumore”per dire basta alla guerra e alla sofferenza.
Non si è trattato di un corteo, ma di un presidio “statico e di pace”. Tuttavia, gli organizzatori hanno invitato la cittadinanza a dar vita a cortei spontanei per raggiungere l’elicoidale, muovendosi anche a piedi, in bici o in skate, in modo da rendere evidente a tutta la città l’adesione all’iniziativa. A chi non ha potuto essere presente fisicamente è stato chiesto di partecipare attivamente ad alta voce, affacciandosi da balconi, finestre o terrazzi, e facendo rumore con pentole, fischietti o tamburi, per dimostrare l’unità della comunità genovese.
“È fondamentale che tutta la città, la provincia e la regione siano in movimento - hanno sottolineato gli organizzatori - Il mondo cambia con le nostre azioni, non con i like o i messaggi sui social. Profitto, interessi e egoismo non devono prevalere sull’umanità”. L’evento ha inoltre affrontato alcune difficoltà sui social network, dove il comunicato è stato più volte preso di mira per essere sospeso, ma “non ci tapperanno bocche, cervelli e cuori”, hanno affermato con determinazione.
Il presidio ha rappresentato un momento di forte impegno civile per non rimanere in silenzio di fronte al massacro in corso nella Striscia di Gaza, esprimendo solidarietà e richiamando a una urgente pausa del conflitto.
Alla manifestazione hanno preso parte anche numerosi esponenti della politica locale, dal Partito Democratico al Movimento 5 Stelle, che hanno ribadito il loro appoggio alle ragioni della pace e dei diritti umani.
Martedì pomeriggio verrà presentata una mozione in consiglio comunale che chiederà ufficialmente il riconoscimento dello Stato di Palestina, rispettando i confini del 1967 e auspicando Gerusalemme come capitale condivisa.






