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Attualità | 10 aprile 2025, 08:00

Valpolcevera, il Comitato 'Non Solo Borgo' alza la voce: “Aria irrespirabile, viabilità e trasporti inesistenti"

Il presidente Massimiliano Pettinari chiede interventi concreti e ha già presentato le istanze del comitato ai candidati alla guida del Comune: “Siamo dimenticati dalle istituzioni”

In Valpolcevera un gruppo di cittadini ha deciso di farsi sentire, dando vita a un comitato che raccoglie le istanze di chi vive tra via Sardorella, via Di Rio di Po, la collina di Morego e il confine con il comune di Sant'Olcese. Il comitato, denominato 'Non Solo Borgo', prende il nome dal piccolo abitato situato nell’area, ma si estende a tutte le zone limitrofe, comprese le abitazioni lungo il torrente Secca. A dar vita al comitato sono il presidente Massimiliano Pettinari e il vice presidente Valerio Giacoponnelli, ed è proprio il presidente a illustrare le motivazioni della nascita del gruppo e le difficoltà che i residenti affrontano ogni giorno.  

"Questo comitato è nato dall'idea di alcuni residenti della zona, che comprende via Sardorella, la collina di Morego e tutta l'estensione di via Sardorella fino ai confini del comune di Sant'Olcese. Il borgo qui dietro si chiama proprio 'Il Borgo', e da qui il nome 'Non Solo Borgo', perché vogliamo rappresentare non solo gli abitanti di quel piccolo centro, ma anche quelli delle aree circostanti, inclusi coloro che vivono lungo il torrente Secca".    

L’iniziativa del comitato nasce dalla necessità di difendere il diritto a un’abitabilità dignitosa, minacciata da una serie di criticità che, negli ultimi dieci anni, hanno reso la vita in zona sempre più difficile. Tra i principali problemi denunciati dai cittadini, vi è la presenza dell’impianto di riciclaggio della plastica di Amiu, situato a pochi metri dalle abitazioni.  

"Questa infrastruttura crea non pochi problemi ai residenti”, spiega Pettinari. "In primis, abbiamo un problema di odori nauseabondi e di infestazioni di insetti che si manifestano dall’inizio della primavera fino all’autunno inoltrato. Se poi il tempo è umido e le temperature restano miti, la situazione si prolunga addirittura fino a novembre. Oggi, ad esempio, è una giornata soleggiata, con un po’ di vento, e già si avvertono gli odori provenienti dall'impianto. La casa più vicina è davvero a soli dieci metri da questa struttura, e la qualità della vita dei residenti è fortemente compromessa, ma gli odori arrivano anche nelle vie circostanti”. Sono previsti interventi di rinnovamento dell’impianto, che dovrebbe consentire di risolvere, almeno in parte, il problema, ma il timore dei residenti è che arrivino solamente molta più plastica rispetto a quella attualmente riciclata. 

Le famiglie che vivono qui d’estate non possono aprire le finestre, e alcuni hanno deciso di andarsene perché non riuscivano a sopportare gli odori”. Alla questione dell’impianto di riciclaggio si somma un’altra criticità recente: il trasferimento del campo Sinti lungo il torrente Secca, reso necessario dai lavori per la Gronda autostradale.  

"Prima il campo era situato poco distante, e ora è stato ricollocato sull’altro versante del torrente - spiega Pettinari -. Questo perché nell’area dove attualmente si trova la comunità Sinti sorgerà un pilone della Gronda. Tutte queste infrastrutture sono state decise a tavolino, senza consultare minimamente la cittadinanza. Non l'hanno fatto dieci anni fa quando ci hanno imposto l’impianto di riciclaggio, e non l’hanno fatto ora con il campo nomadi".  Il problema, secondo i residenti, non è la presenza in sé del campo, ma il fatto che sia posizionato in un’area dichiarata esondabile fino a poco tempo fa, in cui gli stessi destinatari dei moduli abitativi hanno timore a spostarsi. 

La situazione, già di per sé complessa, è aggravata dalla forte pressione urbanistica e industriale che sta trasformando il territorio senza considerare l’impatto sulle famiglie che vi risiedono. "I lavori per la Gronda sono ormai avviati - prosegue Pettinari -. Sulla collina di Morego sono già iniziati gli espropri. Molti residenti sono stati costretti a lasciare le loro abitazioni. Dove ora sorgono delle casette, un tempo era un’area ritenuta a rischio idrogeologico. Tuttavia, sembrerebbe che sia stata trasformata in un’area sicura attraverso una delibera comunale".  

Una delle criticità più gravi, secondo il comitato, riguarda il trasporto pubblico, praticamente inesistente. "Il trasporto pubblico qui non esiste", denuncia Pettinari. "L’unica opzione a disposizione è il servizio provinciale ATP, che passa circa ogni due ore. Nei giorni festivi e il sabato, invece, non c’è praticamente alcuna copertura. Avevamo chiesto un intervento per migliorare la situazione, ma più che un’opera di compensazione, questa dovrebbe essere semplicemente una garanzia dei diritti dei cittadini. Avevamo chiesto di prolungare la linea 8 fino a qui, visto che il quartiere fa ancora parte di Bolzaneto ed è nel comune di Genova fino al confine con Sant'Olcese. Ma ci è stato risposto che non è possibile per la mancanza di autobus e autisti. Per non allungare le frequenze delle linee esistenti, ci hanno praticamente tolto qualsiasi servizio".  

La proposta di una navetta che collegasse la zona al capolinea della linea 8 è rimasta lettera morta: "Ci era stata promessa più di un mese e mezzo fa, ma non abbiamo visto nulla, e dubito che la vedremo mai, considerando che l’amministrazione comunale sta per terminare il mandato”, afferma il presidente del comitato.  

Anche la viabilità rappresenta una grave criticità, con un traffico congestionato nelle ore di punta. Pettinari evidenzia il problema dell’impalcato subito dopo la galleria che conduce all’Ipercoop e al centro commerciale, che attualmente è percorribile su una sola corsia a causa della necessità di lavori di manutenzione e che è l’unico accesso all’autostrada e al quartiere Bolzaneto, e che serve anche Serra Riccò e Sant'Olcese. "L’intervento su quell’impalcato è stato inserito nell’agenda dei lavori pubblici per il 2027", spiega Pettinari. "Nelle ore di punta, dalle 17 alle 19, il traffico è paralizzato. Gli abitanti delle zone limitrofe, come Serra Riccò, si riversano tutti in questa galleria, creando code interminabili. Si tratta dell’unico accesso all’autostrada e al quartiere di Bolzaneto. E considerando che non c’è un servizio di trasporto pubblico efficiente, siamo costretti a subire quotidianamente il disagio di spostarci solo con mezzi privati".  

Il comitato 'Non Solo Borgo' ha già presentato le proprie istanze ai principali candidati alla guida del Comune: "Abbiamo parlato con la dottoressa Salis e con l’avvocato Piciocchi, le richieste sono le stesse per tutti: vogliamo soluzioni concrete per il trasporto pubblico e per la viabilità. È inaccettabile che una zona come la nostra sia stata dimenticata dalle istituzioni".  

Sono iniziati lunedì 7 aprile i lavori per la realizzazione dei giunti dell'impalcato. "Si tratta di lavori di manutenzione ordinaria, ma vista l'alta intensità di mezzi pesanti  in transito, l'impalcato ha necessità di interventi più importanti e risolutivi" precisa ancora Pettinari.

Chiara Orsetti

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