Attualità - 03 settembre 2025, 10:34

Ex Ilva, domani due manifestazioni contrapposte ai Giardini Melis: la Fiom per il sì al forno elettrico alle 15.30, i comitati del no alle 17.00

Il sindacato chiama i cittadini a difendere “mille posti di lavoro e altrettante famiglie”, mentre il coordinamento ribadisce “mai più area siderurgica calda”. Intanto nei giorni scorsi sono stati strappati diversi volantini che promuovevano la mobilitazione del fronte del no: "Azioni meschine"

Foto Facebook

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Cornigliano sarà domani, giovedì 4 settembre, il centro di due mobilitazioni contrapposte: presso i Giardini Melis, nello stesso pomeriggio ma in orari diversi, si alterneranno i sostenitori del forno elettrico, convocati dalla Fiom, e i comitati che invece ribadiscono la loro netta opposizione al progetto.

La Fiom ha dato appuntamento ai cittadini alle ore 15.30 per sostenere il progetto del forno elettrico, comunicando l’iniziativa dopo l’incontro di ieri con il ministro Adolfo Urso, incontro che ha "registrato un ampio consenso delle forze politiche e degli enti locali", ha precisato a margine il ministro delle Imprese e del Made in Italy. “Giovedì è prevista una manifestazione dei comitati del no al forno elettrico a Cornigliano ai Giardini Melis alle 17.00. Noi come FIOM ci vediamo alle 15.30, sempre ai Giardini Melis, per spiegare le ragioni del sì. Bisogna essere tanti, per difendere mille posti di lavoro e altrettante famiglie. Difendiamo il lavoro”, si legge in un post diffuso sui social dal sindacato. E ancora: "Sarà l'occasione per far circolare il nostro materiale informativo e per ribadire che nel quartiere c'è anche una voce industrialista che vuol far coesistere salute e lavoro", si chiarisce, iniziativa che prevederà del "volantinaggio". 

Poco dopo, alle 17.00, nello stesso luogo, si ritroveranno invece i comitati e le associazioni del coordinamento ‘No Forno Elettrico a Cornigliano’, e che scenderanno in piazza per ribadire la loro contrarietà netta al progetto, ma anche spiegare in modo chiaro e documentato che il rifiuto del forno elettrico non è impulsivo, ma frutto di anni di danni subiti dalla comunità, tra cui problemi di salute legati alle polveri sottili e all’inquinamento industriale. "Stiamo facendo una ricerca seguendo fonti attendibili e ci stiamo avvicinando a risultati spaventosi", aveva chiarito Antonio Lo Vecchio, portavoce del coordinamento delle associazioni 'No Forno Elettrico a Cornigliano’. 

Inoltre, i partecipanti si presenteranno vestiti di bianco o con tute usa e getta bianche, simbolo del lavoro: “Diciamo no a quel tipo di lavoro – aggiunge Lo Vecchio – ma sì ad attività che possano rendere di più e inquinare meno. È tempo che qualcuno risponda del perché quest’area è rimasta ferma per vent’anni”.

Intanto, a Cornigliano, sono stati strappati diversi volantini che promuovevano l’appuntamento di domani: “Potete strappare tutti i volantini che volete ma non servirà a cancellare le emozioni e la volontà di chi vuol far vivere una vita migliore pensando a tutti”, scrive un cittadino sui social. 

E ancora: "Queste sono azioni meschine fatte da chi dice di essere democratico, questo loro modo di fare è imbarazzante ma fa bene capire chi sono. Nello stesso momento caso strano sono apparsi altri volantini pro forno". 

Federico Antonopulo

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