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Eventi | 30 agosto 2019, 15:49

Dal 31 agosto al 21 settembre a Genova la 28esima edizione del Festival Musicale del Mediterraneo

Tanti spettacoli, una festa, una parata e un concerto inaugurale, 4 workshop e 5 incontri con gli artisti: quest'anno il programma sarà interamente dedicato all'Eurasia con 5 prime nazionali e 3 europee di cui 3 prime assolute, 3 produzioni e 2 coproduzioni

Dal 31 agosto al 21 settembre a Genova la 28esima edizione del Festival Musicale del Mediterraneo

Sabato 31 agosto si apre a Genova la 28esima edizione del Festival Musicale del Mediterraneo, tra i più interessanti in Europa per storicità e qualità delle proposte con tante prime nazionali ed europee. Quest'anno conta una ventina di appuntamenti tra concerti, workshop e incontri con gli artisti, sempre ideato, coordinato e diretto da Davide Ferrari, volto conosciuto anche su un altro fronte, quello della musicoterapia (Ospedali San Martino e Gallino), che ha raccolto recenti successi a Ventimiglia con la direzione musicale dello spettacolo ‘Sconfinando’, tenuto dall’ex voce dei Matia Bazar, Antonella Ruggiero, insieme alla Banda di Piazza Caricamento (https://www.facebook.com/BDPCGenova/ ).

La Banda di Piazza Caricamento prende il nome da un luogo simbolo della Genova operaia, diventato il cuore multietnico della città. Nata nel 2007 e definita dal suo ideatore Davide Ferrari “Orchestra etnopunk” è composta da giovani immigrati e non , residenti a Genova e provenienti dai cinque continenti.

Con queste premesse e con l'obiettivo di essere sempre più inclusiva, la formula di successo organizzata dall’associazione Echo Art e sperimentata per la kermesse genovese, crogiuolo di culture differenti, sarà tenuta a battesimo dalla parata e festa inaugurale tra le vie del centro storico, Certosa, a sottilinearne la pervasività, il 31 agosto dalle ore 17 . La festa inaugurale si svolgerà al Museo Castello D’Albertis dalle ore 19 con l’aperitivo EuroAsiatico, EurAsian Music, tibetan bowls e gong con Friedrich Glorian.

In questa edizione l'area geografica su cui insiste il calendario eventi è l'Eurasia. Un agglomerato inteso non solo come la definizione ottocentesca di C.G. Reuschle (Handbuch der Geographie) per indicare l’insieme dell’Europa e dell’Asia giustificata dal fatto che queste due parti del mondo, oltre alla conformazione tale da apparire come un’unica massa continentale, hanno in comune alcuni lineamenti fisici essenziali, ma altresì a livello concettuale come una geografia di persone, di scambi, di idee. Dai cenni storiografici e culturali, in realtà, si devia presto arrivando a un excursus contemporaneo e a un reale ponte culturale tra le diverse etnie, credenze e forme espressive. Un viaggio senza confini attraverso i ritmi, i suoni e la forma d'arte al contempo più universale e più identitaria che esista al mondo: la musica.

Il tabellone è ricchissimo, con esponenti di spicco dei diversi Paesi e delle differenti culture o filosofie. Non meno importanti le cornici in cui si svolgono gli spettacoli, comprendendo alcuni tra i più significativi poli d'attrazione artistica, culturale e naturalistica di Genova, apprezzati a livello mondiale. Questa combinazione del resto ha già attratto, riferendosi solo agli ultimi anni, decine di migliaia di spettatori che si ricordano ad esempio le esibizioni dell'orchestra multietnica della banda di Piazza Caricamento, le polifonie Zulu, i concerti di musicisti dagli angoli più remoti del mondo, dai Dervisci turchi agli Indios amazzonici imparando spesso a riconoscere strumenti rari e tipici della musica popolare. Si ricordano le trombe fatte con radici d’albero dei Pigmei della Repubblica Sudafricana o i grandi tamburi tenuti sulla testa dai Masterdrummers of Burundi, gli strumenti primitivi dell’etnomusicologo francese Guy Thevenon e le percussioni in acqua di Akutuk. La lista sarebbe davvero lunga, ricca di suggestioni sonore e culturali.

Gli spettacoli

Si entra nel vivo martedì 3 settembre alle 21 con "Le vie dell'estasi" performate da Dervisci Sema Ensemble & DEOS Dance Ensemble Opera Studio e dai musicisti di Echo Art (co-produzione Festival/DEOS) in prima europea presso il Salone del Maggior Consiglio di Palazzo Ducale per unire Turchia e Italia; mercoledì 4 settembre alle 21 "Musiche tradizionali da Kathmandu" di Night Nepal in prima nazionale al Chiostro del Museo Diocesano; giovedì 5 settembre alle 21 "Omaggio al Dalai Lama" con Namgyal Lhamo & i Monaci di Tashi Lhumpo (Tibet), Tapa Sudana (Indonesia), Zine El Lahrfiri (Marocco) al Parco dell'Acquasola in prima europea (produzione Festival); sabato 7 settembre alle 21 "Voci di donne sciamane" con Sainkho Namtchylak e Kazuhisa Uchihasi rappresentando la Repubblica di Tuva e il Giappone al Cortile di Palazzo Tursi (prima nazionale) in collaborazione con Gezmataz e con special guest Marco Tindiglia.

Si prosegue martedì 10 settembre alle 21 a Palazzo Bianco per il concerto "Ritmi dal Rajasthan, Kerala, Bengala, Maharashtra" con Taal India dal Rajasthan , una co-produzione Echo Art/ Banyan Tree in prima nazionale.

Mercoledì 11 settembre alle 21 a Palazzo Ducale “Musiche dalla Via della Seta” prima parte con Ensemble Chakam dall’Iran in prima nazionale e giovedi 12 settembre alle 21 presso il Cortile di Palazzo Tursi "Paganini Meets India" con il Quartetto Perosi dall'Italia e Jyotsna Srikanth dall'India, inquadrando i virtuosismi paganiniani nei sound e nei giri armonici indiani (co-produzione Echo Art e Amici di Paganini) in prima europea;

Venerdi 13 alle 21 a Tursi si svolgerà la seconda parte di "Musiche dalla Via della Seta" seconda parte con il duo Hovanissian & Gultekin dall’Armenia e Turchia.

Sabato 14 al Museo di Arte Orientale Chiossone alle 18 "Dreams and reality" di Bach Yen & Tran Quang Hai (Vietnam); giovedi 19 alle 21 al Cortile di Palazzo Tursi "Voci sacre e profane dall'Est" con Balkanes (Bulgaria) in co-produzione Echo Art e Festival La Voce e il Tempo.

Gran finale con contaminazioni tra musica, danza e teatro: venerdì 20 settembre alle 21 per "Kerala Rituale" con Karunakaran dall'India a Palazzo Bianco, per arrivare all'ultimo spettacolo il 21 settembre alle 21 al Teatro Duse con "Ikiru - Omaggio a Pina Bausch" di Tadashi Endo (Giappone).

Gli incontri

Alle ore 17: 45 al Celso (Centro Studi Arti Orientali, Galleria Mazzini 7, Genova -ingresso libero fino ad esaurimento posti ) incontri del pubblico con gli artisti e approfondimenti dei contenuti :

mercoledì 4 settembre “Dalla danza tradizionale balinese al teatro dell’unificazione” di Tapa Sudana (Indonesia), martedì 10 settembre “L’essenza del Radif e la tradizione musicale persiana” di Sogol Mirzaei – Saghar Khadem (Iran), venerdì 13 settembre “Polifonie e canto armonico dalle tradizioni dell’Asia” di Tran Quang Hai (Vietnam), martedì 17 settembre “La dimensione filosofica del suono” di Emanuela Patella e giovedì 19 settembre “Il teatro-danza nella tradizione indiana” di Kalamandalam KarunaKaran (India).

I workshop

Completa il fitto insieme di concerti e incontri la serie di workshop intitolata "WOMUS", World Music School, pratiche e teorie delle Musiche dei Popoli. In particolare domenica 8 settembre dalle ore 9:30 alle 17:30 al Parco Museo Castello D'Albertis si svolgerà il laboratorio di Sainkho Namtchylak della Repubblica di Tuva sulle tecniche di voce sciamanica femminile, sabato 14 settembre al Museo Castello D’Albertis (10-16) ci sarà Vardan Hovanissian dalla Turchia e domenica 15 settembre (9:30-17:30) sempre al Museo Castello D'Albertis il workshop tenuto da Tran Quang Hai del Vietnam, dedicato al canto armonico. Inoltre il 20 settembre al Museo Castello D’Albertis (9:30-17:30) verrà realizzato il workshop di Kathakali, KarunaKaran (India).

La mattina del 21 settembre dalle ore 10, nel Foyer del Teatro della Corte, si terrà un incontro dedicato a Pina Bausch con testimonianze e riflessioni sulla grande artista tedesca.

La manifestazione è realizzata con il sostegno della COMPAGNIA DI SAN PAOLO (Maggior Sostenitore) riferito all’edizione 2019 del bando “Performing Arts", con il contributo di REGIONE LIGURIA, del COMUNE DI GENOVA, evento già patrocinato da UNESCO. Si ringrazia per il sostegno e la collaborazione COOP LIGURIA, IREN, CELSO (partner attività collaterali),GOETHE INSTITUT, CAMERA DI COMMERCIO DI GENOVA, PALAZZO DUCALE -FONDAZIONE PER LA CULTURA, TASCO, COOP. SOLIDARIETA' E LAVORO, GENOVA MUSEI, CASTELLO D’ALBERTIS, MUSEO D’ARTE ORIENTALE CHIOSSONE. Media Partner MENTELOCALE.IT e LINEATRAD FOLK TELEVISION.

Si ribadisce in particolare come con il Festival del Mediterraneo si sia entrati con orgoglio a far parte di PERFORMING +, un progetto per il triennio 2018-2020 lanciato dalla Compagnia di San Paolo e dalla Fondazione Piemonte dal Vivo con la collaborazione dell’Osservatorio Culturale del Piemonte, che ha l’obiettivo di rafforzare le competenze della comunità di soggetti non profit operanti nello spettacolo dal vivo in Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta.

Sono partner dei concerti: Amici di Paganini, Associazione Musicaround, Teatro Necessario, DEOS Danse Ensemble Opera Studio, Teatro Nazionale di Genova. Sono partner internazionali Banyan Tree, Dhruv Arts, Night, Tadashi Endo Butohma, Goethe Institut e Inner Sounds.

Redazione

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