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| 23 marzo 2020, 09:51

48 ore dopo la Costa Luminosa è ancora in porto a Savona. Caprioglio: "Nessuna attenzione da parte dei nostri parlamentari, la nave deve andare via"

Sette persone sono state ricoverate all'ospedale San Paolo. Toti: "Asl 2, oggi non è in grado di sostenere l’aggravio di lavoro e garantire l'appropriatezza della cura"

48 ore dopo la Costa Luminosa è ancora in porto a Savona. Caprioglio: "Nessuna attenzione da parte dei nostri parlamentari, la nave deve andare via"

Sono passate 48 ore dall'arrivo della Costa Luminosa in porto a Savona e per ora l'ultimatum del sindaco Ilaria Caprioglio sembra essere caduto nel vuoto.

Ieri sette persone, due cittadini olandesi, un israeliano, un australiano, due cileni e un mauriziano, positivo al Covid, sbarcati dalla nave, sono stati ricoverati all'ospedale San Paolo. 

Una situazione che ha fatto preoccupare il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti che a più riprese, come sottolineato dalla prima cittadina, avevano specificato che le strutture ospedaliere del savonese già in difficoltà non avrebbero potuto far fronte ad ulteriori ricoveri.

“Come abbiamo detto e ripetuto più volte – ha affermato il presidente della Regione Giovanni Toti nel punto stampa serale - stiamo collaborando attivamente con Costa, col ministero degli Esteri e la Protezione civile nazionale perché il maggior numero possibile dei passeggeri possa essere accompagnato al proprio domicilio per effettuare la quarantena o per essere preso in carico dalla nazione o dalla regione di appartenenza. Dev’essere chiaro a tutti, soprattutto all’unità di crisi nazionale, che il sistema sanitario della Liguria e in particolare di Asl2, la prima ad essere investita dall’onda d’urto della pandemia da Covid19, oggi non è in grado di sostenere l’aggravio di lavoro e garantire l’appropriatezza della cura per coloro che, a bordo della nave, dovessero risultare malate o le cui condizioni dovessero aggravarsi" ha spiegato il presidente della Regione Giovanni Toti.

Per la loro sicurezza e di tutta la nostra popolazione – ha sottolineato il governatore - è indispensabile e urgente trovare per quella nave e quelle persone una sistemazione alternativa, non in Liguria, tale da garantire cure appropriate. Quella nave potrebbe diventare nelle prossime ore fonte di numerosi malati, alcuni dei quali anche in gravi condizioni. Siamo a 7 ricoveri questa sera (ieri). E’ un allarme che avevamo già lanciato, prevedendo quanto sarebbe accaduto e vorrei che ora fosse preso molto molto seriamente prima che la situazione diventi insostenibile per il nostro sistema sanitario a danno sia di quei passeggeri sia dei liguri che avessero bisogno di cure ospedaliere”.

"Fin da inizio settimana avevo evidenziato alle autorità competenti la potenziale situazione di emergenza che avrebbe comportato l'arrivo di Costa Luminosa nel porto di Savona, chiedendo la possibilità di attracco in un altro porto vicino a un aeroporto internazionale e a un ospedale non messo a dura prova come il nostro. Mi dispiace constatare, infine, come in tale situazione non vi sia stata attenzione da parte di alcun parlamentare che rappresenta il nostro territorio. Oggi, se non si dovessero verificare le condizioni concordate nella riunione delle ore 19.00 con la Protezione civile nazionale la nave dovrà andare via dal porto di Savona" specifica il sindaco di Savona.

Le operazioni di sbarco controllato sono continuate per 172 cittadini europei, tra cui 112 olandesi che hanno raggiunto l’aeroporto di Genova, dove li ha attesi un volo charter per il rientro nel proprio paese.

Gli altri 60 sono cittadini di diversi paesi europei che, secondo quanto richiesto dalla Protezione civile ligure con il Dipartimento nazionale, hanno raggiunto in serata il proprio domicilio via terra, con dei pullman dedicati.

Sulla nave sono così rimasti circa 1100 persone fra equipaggio e passeggeri, tra cui 6 italiani residenti in Sicilia e Sardegna e 102 olandesi, di cui è previsto lo sbarco nella giornata di oggi con il rientro nel proprio paese con un volo charter dall’aeroporto di Genova.

Oggi è anche previsto che i rimanenti passeggeri extraeuropei raggiungano una struttura protetta in Toscana. Rimane da decidere la sorte della nave e dell’equipaggio a bordo: si tratta di circa 800 persone, 50 dei quali si trovano in isolamento secondo quanto segnalato dall’Usmaf, la sanità marittima.

Inoltre 61 marittimi italiani che sarebbero dovuti sbarcare ieri, circa la metà ha rifiutato lo sbarco e si trova ancora sulla nave. Secondo quanto riferito da Usmaf, oltre ai 50 marittimi sono in isolamento a bordo anche 30 passeggeri. 

Luciano Parodi

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