/ Cultura

Cultura | 20 giugno 2020, 14:00

Sanremo: la leggenda del marinaio Benedetto Bresca

Tra la folla in Piazza San Pietro a Roma, in preda al silenzio ordinato, irruppe un grido: “Aiga a-e corde” (Acqua alle corde)!

Public Domain Pictures

Public Domain Pictures

Il grande e coraggioso marinaio di origine Sanremese o Bordigotta (Bordighera) è stato un capitano valoroso, senza alcun dubbio, e gli abitanti di Sanremo non lo dimenticheranno di sicuro.

La leggenda narra che il 10 settembre del 1586, Benedetto si recò a Roma in occasione dell’innalzamento dell’obelisco in piazza San Pietro. Il grande obelisco era stato trasportato dall’Egitto a Roma nel I secolo d.C. e ai tempi di papa Sisto V si trovava nei giardini vicino alla basilica costantiniana di San Pietro, ricoperto dal fango. Fu Giacomo della Porta a riportarlo alla luce su ordine di Sisto V, che fu colpito dalla maestosa bellezza del monolito alto 25 metri e del peso di oltre 300 tonnellate. Solo il trasporto per portarlo in piazza San Pietro impegnò oltre mille uomini, mentre per il sollevamento erano pronti 900 uomini e 44 cavalli che tiravano gli argani. Per questa operazione, il Papa in carica, Sisto V, costituì un bando in cui ordinava al popolo silenzio assoluto, pena la condanna a morte. Il 10 settembre 1586, giorno stabilito per l’innalzamento dell’obelisco, erano tutti radunati e tra loro era presente Benedetto Bresca.

L’obelisco cominciò a sollevarsi ma ad un certo punto le corde iniziarono a sfilacciarsi pericolosamente mettendo a rischio il compimento dell’opera, mentre gli argani, si fermarono. In quel momento, tra la folla impaurita e in preda al silenzio ordinato, irruppe un grido: “Aiga a-e corde” (Acqua alle corde), ed era proprio la voce di Benedetto Bresca. L’architetto Fontana colse il suggerimento e ordinò immediatamente di irrorare le corde con la stessa acqua usata per dare da bere ai cavalli e l’azione portò i suoi frutti, l’obelisco si drizzò poggiandosi perfettamente sulla base.

Fontana venne portato in trionfo al cospetto del papa, mentre Bresca fu arrestato per aver infranto il divieto pontificio che ordinava il silenzio assoluto. Il marinaio, tuttavia, venne incredibilmente benedetto dal Papa che al contrario di ciò che i cittadini temevano, accolse in un solenne abbraccio il giovane Sanremese che scelse la sua ricompensa più ambita e ottenne l’onere e l’onore di fornire ogni anno il Vaticano con le foglie di palma della Riviera ligure in occasione della festa della domenica delle Palme.

Tutt’oggi da Sanremo vengono inviate le palme lavorate e intrecciate, direttamente al Palazzo Apostolico e alle tre basiliche maggiori per la solennità della Domenica antecedente la Pasqua. Nel centro cittadino di Sanremo è intitolata al Capitano Bresca, l'omonima piazza.

Per approfondire e scoprire altre storie, leggende o segreti della Liguria, sono disponibili in libreria:
“Borghi imperdibili della Liguria”, “Miti&Misteri della Liguria” e “Liguria da scoprire” di Dario Rigliaco (editoriale programma editore).

Per seguire l’autore:
Facebook: dario rigliaco autore

Se volete conoscere la storia o la leggenda legata al vostro borgo o a un luogo della Liguria a cui siete particolarmente affezionati, potete fare una richiesta a  dariorigliaco@gmail.com.

Dario Rigliaco

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A MAGGIO?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare" su Spreaker.

Telegram Segui il nostro giornale anche su Telegram! Ricevi tutti gli aggiornamenti in tempo reale iscrivendoti gratuitamente. UNISCITI

Ti potrebbero interessare anche:

Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore|Premium