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| 28 gennaio 2021, 12:05

"Evento imprevisto ed imprevedibile". La Procura di Savona archivia l'inchiesta sul crollo del viadotto "Madonna del Monte"

Nessun difetto di fabbricazione o manutenzione, a causare l'incidente la frana causata dalle violenti piogge del 24 novembre 2019

"Evento imprevisto ed imprevedibile". La Procura di Savona archivia l'inchiesta sul crollo del viadotto "Madonna del Monte"

La notizia era circolata in maniera ufficiosa a circa un anno dall'evento (leggi QUI), ora è arrivata l'ufficialità. E' stata archiviata in via definitiva dalla Procura di Savona l’inchiesta a carico di ignoti avviata a seguito del crollo del viadotto “Madonna del Monte” sull’A6 Torino-Savona, travolto il 24 novembre del 2019 da una violenta frana staccatasi dal versante della montagna sovrastante l’autostrada.

Ad annunciarlo è la stessa società del gruppo Gavio che gestisce la tratta spiegando in una nota come la Procura, sulla base delle relazioni tecniche dei periti, abbia accertato "che il viadotto era stato costruito con materiali idonei, ad opera d’arte e non presentava ammaloramenti della struttura".

A provocarne il crollo dunque nessun ammaloramento della struttura o imprecisioni nella fabbricazione, bensì "il cedimento del terreno, dovuto alle incessanti e violenti piogge di quei giorni, non classificato a rischio idrogeologico dalle carte dell’Autorità di bacino regionale e non di pertinenza della società concessionaria".

"Autostrada dei Fiori ha da subito riposto la massima fiducia nell’operato della magistratura - si legge nella nota della società - nella consapevolezza di aver sempre agito nel pieno rispetto delle normative e dei contratti e di aver posto in essere sul Viadotto 'Madonna del Monte', così come su tutte le opere d’arte dell’autostrada, tutte le attività di manutenzione, di ispezione e di controllo previste".

"L’archiviazione dell’inchiesta a carico di ignoti conferma il corretto operato della Società - aggiungono - ed il fatto che la causa del crollo del viadotto sia esclusivamente imputabile ad un fatto esterno alla società stessa, imprevisto ed imprevedibile, quale la violenta frana, del volume di circa 15mila metri cubi, staccatasi dal versante della montagna e abbattutasi a notevole velocità e con grande energia contro il manufatto autostradale tra i caselli di Savona ed Altare in direzione nord".

Autostrada dei Fiori, immediatamente dopo l’evento, si era impegnata tempestivamente nella ricostruzione del viadotto, restituito agli utenti e alla Regione Liguria nel tempo record di circa 70 giorni, in anticipo rispetto al cronoprogramma originariamente previsto.

"Da quando è subentrata nella gestione del tronco A6 Torino-Savona, la Società Autostrada dei Fiori ha avviato, seguendo un approccio di tipo industriale, un ingente programma di ammodernamento della tratta autostradale, pianificando ed eseguendo molteplici interventi volti ad innalzare gli standard di qualità dell’infrastruttura, una delle arterie stradali più vecchie d’Italia" concludono da Autofiori.

Redazione

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