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Attualità | 31 gennaio 2021, 11:57

I tre aeroporti del Nord Ovest nel 2020 hanno perso oltre 3,7 milioni di passeggeri

Calo drammatico per gli scali nazionali che perdono in dodici mesi 140 milioni di viaggiatori, ovvero il 72,6% del traffico

I tre aeroporti del Nord Ovest nel 2020 hanno perso oltre 3,7 milioni di passeggeri

Il sistema aeroportuale italiano chiude il 2020 con soli 53 milioni di passeggeri contro i 193 milioni del 2019: un calo drammatico per gli scali nazionali che perdono, in un anno, 140 milioni di viaggiatori, ovvero il 72,6% del traffico. Secondo i dati elaborati da Assaeroporti, a causa della pandemia da Covid-19 e delle conseguenti restrizioni alla libera circolazione tra Stati, nel 2020 in Italia non hanno volato 7 passeggeri su 10 e a essere maggiormente penalizzate sono state le destinazioni extra-Ue, che segnano un -81,2%.

Altrettanto netto il calo del traffico Ue, -77,5%, mentre più contenuto, ma comunque significativo, quello dei voli domestici: -61,3%. Inoltre, le rotte nazionali, che nel 2019 rappresentavano il 33% del traffico complessivo, nel 2020 raggiungono un peso di circa il 50%. Forte anche la contrazione dei movimenti aerei, pari al -57,2%, mentre il traffico merci mostra un calo del 23,7%.

Un calo, quest’ultimo, meno marcato in ragione del ruolo chiave rappresentato dal cargo aereo durante la pandemia: in primis per consentire la distribuzione in tutte le aree geografiche del Paese di dispositivi e apparecchiature mediche e in secondo luogo per l’incremento dell’e-commerce. A differenza del segmento passeggeri, il traffico cargo nei mesi successivi al primo lockdown (da luglio in poi) ha progressivamente ridotto il divario rispetto al 2019.“I risultati del 2020 confermano le fosche previsioni di un anno disastroso per gli scali aeroportuali italiani” ha commentato il presidente di Assaeroporti, il piemontese Fabrizio Palenzona.

La pandemia, oltre a una perdita di volumi di traffico, ha determinato nel 2020 un drastico calo della connettività aerea, vale a dire il numero di rotte disponibili e la frequenza dei collegamenti di un Paese con il resto del mondo. In particolare, in Italia, in soli sei mesi, da aprile a settembre 2020, la connettività aerea si è ridotta di quasi il 90% rispetto al 2019, a conferma del fatto che la timida ripartenza registrata nei mesi estivi non ha comportato una uguale ripresa della connettività.

Secondo le più recenti stime di Eurocontrol, lo scenario maggiormente realistico colloca nel 2026 il pieno recupero dei volumi di traffico registrati nel 2019.Quanto ai tre aeroporti del Nord Ovest, i dati di Assogestioni mostrano che, nell'intero, 2020 complessivamente hanno registrato poco più 34.000 voli e poco più di 1,858 milioni di passeggeri.

In particolare, lo scalo di Torino-Caselle ha registrato 21.408 fra decolli e atterraggi (-51%) e 1.407.375 passeggeri (-64,4%), il Cristoforo Colombo di Genova 9.510 movimenti (-53,9%) e 397.191 passeggeri (-74,1%) e l'aeroporto di Cuneo-Levaldigi 3.096 movimenti (-30,2%9 e 53.694 passeggeri (-41,9%).Nel 2019, i passeggeri erano stati 3.952.158 al Sandro Pertini di Torino-Caselle, 1.536.136 all'aeroporto di Genova e 92.401 a quello di Cuneo-Levaldigi. Totale del Nord Ovest: 5.580.695, oltre 3,7 milioni in più rispetto al 2020.

Rodolfo Bosio

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