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Eventi | 25 maggio 2022, 18:40

“Il porto in città: 5 agosto 1922 la conquista fascista del porto” con Elisabetta Tonizzi martedì 31 maggio alle Letture Scientifiche

Martedì 31 maggio alle ore 18:15 Elisabetta Tonizzi sarà ospite della Società di Letture e Conversazioni Scientifiche (Palazzo Ducale) per la conferenza “Il porto in città: 5 agosto 1922 la conquista fascista del porto”

“Il porto in città: 5 agosto 1922 la conquista fascista del porto” con Elisabetta Tonizzi martedì 31 maggio alle Letture Scientifiche

La ‘marcia su Roma’ del 28 agosto 1922, di cui quest’anno ricorre il centenario, fu un’azione eversiva rivolta contro le istituzioni dello Stato liberale che segnò l’ascesa al governo di Mussolini. Non si trattò di un atto isolato ma piuttosto della conclusione di una lunga compagna di aggressioni squadriste, avviata nella primavera-estate precedente. Estesa a tutti i centri urbani del nord e del centro Italia, era finalizzata ad annientare le forze politiche e sindacali del socialismo e intimidire il governo, per poi sferrare il colpo finale verso la capitale. L’ondata di violenza culminò nei primi giorni d’agosto e fu particolarmente brutale nelle grandi città industriali del nord, come Milano e Genova, il più importante scalo del paese. Nella nostra città l’azione più eclatante avvenne il 5 agosto con la conquista di palazzo San Giorgio, sede del Consorzio autonomo del porto, che dal 1903 gestiva tutti i servizi dello scalo, compresa l’organizzazione della manodopera.

Le camicie nere intendevano costringere il presidente e senatore Nino Ronco a ripristinare un ordimento del lavoro basato sulla ‘libera scelta’ da parte dei committenti e ottenere lo scioglimento dell’amministrazione consortile che, negli anni precedenti alla I guerra mondiale, aveva approvato l’operatività delle cooperative dei portuali di matrice socialista. Sotto la minaccia delle armi, Ronco obbedì al diktat: il 10 agosto diede le dimissioni e poco dopo l’Assemblea generale del Cap fu dichiarata decaduta.

In conclusione, la ‘marcia su Roma’ fu resa possibile dal successo di molte altre ‘marce’. Nel caso di Genova, la conquista del porto da parte degli squadristi fu di particolare significato, in quanto riguardò un Ente che rappresentava lo Stato, rendendo così manifesto quale fosse il reale obiettivo del fascismo.      

Elisabetta Tonizzi Insegna Storia contemporanea e Storia del giornalismo nel Dipartimento di scienze politiche e internazionali (Dispi) dell’Università di Genova. È vicepresidente della Fondazione Istituto ligure per la storia della Resistenza e dell’età contemporanea.

Ha dedicato buona parte della sua attività di ricerca alla storia di Genova nell’Ottocento e Novecento e alla storia dei porti e del lavoro marittimo. Sull’argomento ha pubblicato numerosi studi, tra cui: Merci strutture e lavoro nel porto di Genova tra ‘800 e ‘900, 2000; Porti dell’Europa mediterranea (secoli XIX e XX), a cura di, 2002; Lavoro e lavoratori del mare nell’età della globalizzazione, 2014; L’Italia e il mare. I porti e la politica portuale 1861-1913, 2018. Inoltre, i volumi: Genova nell’Ottocento. Da Napoleone all’Unità 1805-1861, 2013; Genova 1943-1945. Occupazione tedesca, fascismo repubblicano, Resistenza 1943-1945, (a cura di, con Paolo Battifora), 2015.

La conferenza, come sempre gratuita ed aperta a tutti, si terrà in presenza e su zoom. Il link per partecipare è disponibile sul sito www.societaletturescientifiche.it

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