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Politica | 09 giugno 2022, 20:26

Letta a Genova: “Rilancio le critiche a Bucci, la sua reazione è fuori luogo” (Video)

"Nelle scelte nazionali il sindaco c’entra poco o niente" è il commento del segretario del PD, intervenuto all'evento di chiusura di campagna elettorale di Dello Strologo

Letta a Genova: “Rilancio le critiche a Bucci, la sua reazione è fuori luogo” (Video)

Le battute finali della campagna elettorale che vedrà i genovesi alle urne per scegliere il nuovo sindaco vedono protagonista Enrico Letta, segretario del Partito Democratico, intervenuto all’evento in Largo XII Ottobre di questo pomeriggio. 

Mi ha molto colpito il nervosismo col quale Bucci ha risposto alle mie critiche, che sono ovvie e naturali per qualunque persona guardi alle vicende che hanno toccato Genova in questi anni. Genova è stata beneficiata da un grande intervento nazionale, dovuto a causa di un disastro nazionale che ha toccato la città. Nelle scelte nazionali il sindaco c’entra poco o niente. 

Bucci ha beneficiato di tutto questo, e oggi ha risposto a queste critiche dicendo che lo avrei insultato e che devo scusarmi con lui.

Io invece rilancio queste critiche: non è un insulto criticare il sindaco, ogni politico lavora per essere lodato o criticato. Mi stupisce questo  modo di intendere il suo ruolo,  io penso alla politica in un altro modo. 

Non votammo il Decreto Genova perché conteneva la nefandezza del condono edilizio per Ischia, e peraltro neanche Forza Italia lo votò, anche se oggi sostiene il Sindaco. 

La sua reazione mi sembra fuori luogo e sopra le righe, e dimostra di essere un politico che non ha ancora capito che, in politica, si è criticabili”. 

In merito alle aspettative sull’esito delle elezioni, Letta appare molto determinato: “In ballo c’è Genova: i cittadini sono chiamati a scegliere per il futuro della loro città, e la nostra proposta è migliore di quella di Bucci, un sindaco che ha beneficiato di un grande aiuto nazionale e che ha parlato solo ai genovesi che ce la fanno. Noi vogliamo parlare a tutti i genovesi, e la proposta di Dello Strologo abbraccia sia chi ce la fa sia chi non ce la fa, ed è questo il messaggio più importante. 

I genovesi hanno un’opportunità importante, quella di voltare pagina e di dare fiducia a una persona che vuole far crescere tutta Genova e tutti i genovesi. Una delle cose che mi ha colpito di più è che ci troviamo nell’unica grande città che non ha un assessore ai servizi sociali: il fatto che manchi è un messaggio molto chiaro, coerentemente con il profilo di Bucci. 

Tutta la città deve farcela, se ce la fa soltanto una parte, quella privilegiata, alla fine non ce la fa nessuno”. 

Dello Strologo è un diesel, ha preso la ricorsa ed è pronto a superare Bucci e andare a vincere le elezioni al secondo turno. Spero vadano a votare tanti cittadini: sono sempre stato contrario all’idea di vincere perché la gente non vota. I cittadini devono votare ed esprimersi, sta poi a noi interpretare e tener conto del loro volere, rispettando il voto come è giusto che sia".

 

Anche il ministro del Lavoro Andrea Orlando è sceso in Largo XII Ottobre per sostenere Dello Strologo: “Ci sono le condizioni per giocare la partita fino all’ultimo. In queste ore bisogna convincere molti genovesi che vale la pena ad andare a votare, che ci sono le condizioni per un cambiamento profondo, per costruire città che non lasci indietro le persone in difficoltà. 

Non si può pensare soltanto alle luci e ai lustrini: bisogna pensare al lavoro, al futuro, allo sviluppo, alla difesa dei salari e dei pensionati, tutte questioni fondamentali che dovremo affrontare in anni di inflazione che riparte e di difficoltà che andranno affrontate.
In questo il sindaco può costruire le condizioni per fornire servizi più equi, dando accesso a chi è in difficoltà. È molto diverso essere povero in una città che ha servizi sociali che funzionano rispetto a una città che gira le spalle, può fare veramente la differenza
”. 

Una breve battuta arriva anche dallo stesso Ariel Dello Strologo: “Il sindaco ha il problema di non tollerare l’essere criticato e reagisce sempre in modo scomposto. 

Per quanto riguarda domenica, sono sicuro che i segnali siano positivi. Rispetto a quando è iniziata la campagna, quando ero un illustre sconosciuto, sono cambiate le cose. In mezzo alla città c’è molto entusiasmo, la gente di sinistra sta ritrovando la voglia di occuparsi di politica, c’è molta partecipazione. I segnali di nervosismo della controparte sono esattamente la dimostrazione che al ballottaggio arriveremo con facilità. Se sarò eletto i primi passi saranno mettere su la Giunta, rimotivare i dipendenti comunali, e iniziare a occuparsi dell’intera città. La determinazione e l’ottimismo sono la ricetta giusta per riportare la città dove merita”. 

Chiara Orsetti


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