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Sport | 15 novembre 2022, 16:50

Samp, riecco Ferrero: "Voglio salvare la società". Ma tifosi chiudono ogni spiraglio: "La nostra pazienza ha un limite"

Chiesta una "tregua" per portare il club "in un porto sicuro" ma la Sud gli sbatte la porta in faccia e annuncia una manifestazione per le vie di Genova. Anche la politica non gradisce, Pirondini (M5S): "Tolga il disturbo"

Samp, riecco Ferrero: "Voglio salvare la società". Ma tifosi chiudono ogni spiraglio: "La nostra pazienza ha un limite"

Era attesa come la possibile giornata della svolta qatariota per il destino della società con il messaggio anticipato da chi si starebbe occupando della presunta trattativa per il passaggio nelle mani dello sceicco Al Thani. E invece, per la Sampdoria, quella odierna si è trasformata nella giornata del ritorno dello spettro tutt'altro che inconsistente di Massimo Ferrero.

Attraverso le colonne de Il Secolo XIX, il padre dell'attuale azionista di maggioranza del club, a un anno di distanza circa dall'ultima volta, è tornato a parlare della situazione sua personale, con l'interdizione a svolgere ogni attività imprenditoriale (compresa quella di azionista della società di Corte Lambruschini) ormai vicina alla scadenza del 6 dicembre prossimo e la volontà di tornare in sella "per riportare la Samp in un porto sicuro".

Il Viperetta ha quindi parlato di mercato, con la necessità di "almeno sei rinforzi" per centrare la salvezza sul campo, del lavoro svolto dal presidente Lanna con tutto il cda, compresi i concitati attimi nell'intervallo di Sampdoria-Roma quando aveva fatto capolino al Ferraris facendo imbufalire l'intero stadio e non solo, difendendo Garrone e chiedendo non scusa alla tifoseria, ma anche una tregua per il bene della squadra. Ma solo un lievissimo accenno al passaggio di mano ("se ne occupa Vidal").

Insomma un ramoscello d'ulivo che la tifoseria organizzata ha rigettato seccamente al mittente annunciando per il prossimo 26 novembre, a partire dalle 18.30, una manifestazione di protesta con ritrovo sotto la Gradinata Sud.

A finire sul banco degli imputati, oltre allo stesso Ferrero definito una "serpe di Roma" e non solo, anche alcuni membri del Consiglio d'Amministrazione, "infami che continuano ad operare all'interno della società appoggiando scelte e decisioni" dell'ex presidente e quindi "indegni incapaci di assumersi le proprie responsabilità", e la famiglia Garrone. Entrambi quindi rei di aver trascinato la Samp "in una situazione sconcertante a dir poco": i primi deludendo "ampiamente l'immaginario collettivo" nel traghettare il club verso una cessione che, a un anno circa di distanza dal loro insediamento, non si è ancora concretizzata; i secondi per averla "regalata" al romano.

Non esenti da aspre colpe, secondo la tifoseria organizzata, anche i calciatori "senza voglia, dignità, onore, nulla" e invitati a guardarsi allo specchio: "E se ci riuscite vergognatevi".

Anche dal mondo politico si alza una voce. E' quella del portavoce del M5S, Luca Pirondini, il quale non usa mezzi termini verso Ferrero: "Se ha davvero a cuore la Società come ha dichiarato, benché appaia decisamente improbabile visto il suo comportamento, dovrebbe fare soltanto una cosa: togliere il disturbo".

Il pentastellato non dimentica quindi la cessione, indicandola come obbiettivo ormai principale invitando la politica eccessivamente "condiscendente nei confronti di una proprietà che ha danneggiato senza sosta la reputazione della squadra" a occuparsi della questione: "Non è più possibile perdere tempo con improbabili compratori o con zoppicanti cavalli di ritorno, che peraltro sono stati una delle principali cause del disastro attuale - si legge nella sua nota - Le istituzioni di questa città si attivino per aiutare la Samp magari coinvolgendo, in attesa di un nuovo reale compratore, i precedenti proprietari, persone di indiscutibile serietà che hanno però l’oggettiva colpa di aver ceduto la Società a chi non ne aveva i requisiti, economici e non solo".

"Ringrazio pubblicamente Marco Lanna, uomo e Sampdoriano vero: le accuse mosse nei suoi confronti sono inaccettabili e vanno respinte con forza. L'impegno che Marco ha profuso in questi mesi merita il nostro massimo appoggio e nei suoi confronti va la nostra affettuosa gratitudine" ha aggiunto Pirondini.

Mattia Pastorino


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