Il nome vero e proprio di questo gioco è Napoleone a Sant'Elena, ma per convenienza utilizzeremo il nome di Solitario Napoleone. Si tratta di un gioco di carte appartenente alla categoria dei solitari a 2 mazzi dove un solo giocatore può partecipare. Non è un gioco semplicissimo e richiede molta pazienza. Prima di vedere le regole, ecco un po' di cenni storici di questo gioco e alcune caratteristiche: il passato di questo gioco è piuttosto rilevante, in quanto l'omonimo imperatore era solito giocarci durante il suo esilio a Sant'Elena, e da qui il nome originale del gioco. Alcune leggende narrano che questa versione sia quella con la quale Napoleone si divertiva a giocare nel tempo libero che aveva a disposizione. Questo gioco è caratterizzato da diverse varianti che lo rendono uno dei più popolari giochi di carte in Italia: le probabilità di vincita sono state rilevate come 1 su 10 partite e la vittoria dipende dalle abilità del giocatore di liberare almeno una colonna. Ci sono tanti altri giochi simili, resi però più semplici. Questo solitario è noto in tutto il mondo ma con nomi differenti, ad esempio in Francia viene chiamato "Le Cadran". Sei appassionato di calcio? Il 9 gennaio sarà una data significativa per tutti gli appassionati di questo sport: ecco perché.
Solitario Napoleone: come si gioca?
Il Solitario Napoleone non è un semplice solitario, ma ha qualcosa in più che lo caratterizza: richiede infatti che si giochi con un mazzo di 40 carte, con l'obbiettivo di riuscire a radunare le carte in 4 piccoli e differenti mazzi, uno per ogni seme e in ordine crescente, ovvero dal 2 fino al K. Ebbene sì, mancano gli assi, perché vengono rimossi dal mazzo. Poi vengono rimescolate le carte e si prosegue con il gioco. Gli assi che sono stati rimossi vengono posizionati sul tavolo per poter cominciare a costruire la "colonna". Per cominciare a giocare si muove la prima carta verso l'esterno di ciascuna fila. È bene precisare però che va mossa una carta sola per ciascun turno di gioco!
La vittoria si ottiene soltanto quando il solitario potrà essere considerato risolto, vale a dire quando si è stati capaci di spostare ciascuna carta del proprio mazzo sui 4 assi inizialmente posti sul tavolo e componendo così una catena progressiva in modo crescente. Per essere precisi, il K dovrà risultare l'ultima carta posizionata su ciascuno dei mazzetti. Per maggiore chiarezza, ecco alcuni esempi: un 7 di fiori può essere posizionato solo su un 8 di fiori, un re non può essere posizionato sopra un asso e ciascun asso posizionato sul tavolo dovrà essere coperto con i 2 del proprio seme, fino ad arrivare al K, che dovrà essere l'ultima carta ufficiale.
Concludendo, possiamo affermare che non si tratta di un gioco facile, anzi è una delle versioni più complicate di questa categoria di giochi, ma si può comunque vincere avendo le giuste abilità e un po' di fortuna!
Mentre il Solitario Napoleone offre una sfida unica con le sue regole e il suo gameplay specifici, il Solitario classico segue una serie diversa di meccanismi utilizzando un mazzo di carte standard ed è una buona scelta se sei nuovo ai giochi di solitario.
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