Connessione 5G: continua la sperimentazione e le polemiche a Genova

La nuova tecnologia di connessione 5G sta avanzando in tutte le maggiori città italiane, compresa Genova, non senza alcune polemiche. Il tema è così delicato che diverse forze politiche si stanno interessando in prima linea all’argomento, cercando di monitorare il più possibile lo sviluppo delle infrastrutture a tutela dei cittadini.

Nello specifico, il comune di Genova sta cercando di creare una mappa precisa di tutte le antenne già installate dalle compagnie telefoniche, oltre che delle nuove che verranno posizionate entro la fine dell’anno. L’idea è quella di tenere la massima trasparenza per i cittadini, anche se non mancano gli ostacoli a livello normativo.

Negli accordi siglati tra compagnie telefoniche e governo nel 2016, infatti, pare non fosse presente l’obbligo di differenziare le infrastrutture installate per tipologia. Di conseguenza, molte società non si sono impegnate a catalogare le stesse, indicando semplicemente la presenza o meno di un’antenna, a prescindere dalla tecnologia di comunicazione in essa utilizzata.

Le preoccupazioni correlate interessano principalmente i campi magnetici generati dalle singole antenne, ma soprattutto da più antenne dislocate l’una troppo vicina all’altra. Se è vero che la connessione 5G permette di navigare fino a 10 volte più velocemente rispetto al 4G, in modo da fruire di contenuti in alta definizione come i giochi da casinò live, trasferimento di dati e realtà virtuale in tempo reale e tanto altro, non mancano i dubbi sugli effetti sulla salute delle persone a lungo termine.

Quali sono le accuse portate avanti sulla connessione 5G?

Numerose persone si stanno mobilitando per contrastare la diffusione della connessione 5G. Tra le accuse principali che interessano la tecnologia 5G troviamo:

● Innalzamento della temperatura corporea. Secondo alcuni studi un’esposizione prolungata alle onde elettromagnetiche emesse dalla antenne, anche sotto i limiti consentiti dalle legge, provoca un aumento della temperatura del corpo degli essere viventi investiti. In realtà, anche se questo effetto può verificarsi, non esistono prove scientifiche che dimostrino la pericolosità dello stesso.

● Formazione di tumori a livello neurologico. Dato che la connessione utilizza delle onde che agiscono nello spettro delle microonde, molti affermano che possano comportare un rischio più elevato di formazione di tumori. Sono stati effettuati diversi studi sui ratti per dimostrare se un irraggiamento da onde elettromagnetiche possa determinare un’incidenza superiore di tumori. I risultati ottenuti sono molto meno preoccupanti di come vengono manipolati da tanti. Nello specifico, uno studio effettuato dall’istituto Ramazzini mostra che si ha un innalzamento dei tumori nei ratti maschi dell’1,4%, tuttavia lo stesso non avviene nei ratti femmine a parità di esposizione. Questa analisi è insufficiente per affermare che il 5G possa realmente causare un’incidenza superiore di casi di tumore.

● Abbassamento delle difese immunitarie. Il fatto che le onde elettromagnetiche possano agire a livello biologico provocando una riduzione delle difese immunitarie e un maggiore rischio di contrarre infezioni è un dubbio che è venuto a molte persone. In realtà, non è mai stata dimostrata una correlazione tra i due fattori.

Ricapitolando, non esistono prove concrete che il 5G possa essere dannoso per la salute. Per questo motivo, il comune di Genova continua a supportare lo sviluppo delle infrastrutture, sempre mantenendo la massima trasparenza con i cittadini.