Lo stato di crisi per la stagione in pieno svolgimento è stato espresso dall’Anesv al presidente del Consiglio Conte e al ministro del Turismo Franceschini in rappresentanza dello spettacolo viaggiante: la chiusura dei luna park e singole attrazioni, ad oggi disposta in Piemonte, Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna, comporta il differimento di manifestazioni importanti legate anche al periodo pasquale.
Di fatto le imprese del settore, in genere familiari, non avranno opportunità di lavoro per un periodo il cui termine non è possibile prevedere, riguardano circa 500 esercenti dello spettacolo viaggiante con le loro famiglie, per un danno quantificabile in un milione di euro in due giorni di sospensione. Anche i parchi giochi cittadini e le giostre per bambini installate nei giardini pubblici, composti da attrazioni dello spettacolo viaggiante, sono già stati chiusi, mentre arrivano le disdette di clienti che hanno prenotato spazi per feste per bambini.
Nella nota è stata richiesta attenzione ai problemi derivanti da chiusure obbligate e cali d’incassi come la sospensione dei pagamenti di carattere fiscale oltre a una moratoria sui ratei dei finanziamenti bancari e la cassa integrazione straordinaria per i dipendenti; senza queste forme di sostegno il settore è chiamato a vivere una crisi che il sistema non è nelle condizioni di sostenere. «Il mondo dei luna park e delle giostre cittadine – spiega il presidente Anesv Massimo Piccaluga – sta vivendo un momento di grave difficoltà, lo spettacolo viaggiante auspica che ci sia un intervento governativo che limiti i danni e permetta una ripresa delle attività quando possibile».
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