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Economia | 30 marzo 2020, 12:58

Cosa bisogna sapere su un trasloco all’estero 

Avete deciso di andare a vivere all’estero? Allora avete fatto la scelta di altri milioni di italiani che si sono spostati in altri Paesi europei, o anche al di fuori del continente. A volte per necessità, a volte per la famiglia

Cosa bisogna sapere su un trasloco all’estero 

Avete deciso di andare a vivere all’estero? Allora avete fatto la scelta di altri milioni di italiani che si sono spostati in altri Paesi europei, o anche al di fuori del continente. A volte per necessità, a volte per la famiglia, per trovare lavoro o per seguire l’azienda in un suo spostamento, sono migliaia ogni anno gli italiani (giovani e meno giovani) che si trovano alle prese con la gestione e l’organizzazione di un trasloco all’estero. Se di per sè un trasloco è ritenuto un evento abbastanza stressante, perché cumula impegni, scadenze ed organizzazione ad un cambiamento radicale della propria vita, possiamo immaginare che un trasloco all’estero possa essere ancora più impegnativo. 

La chiave per superare il tutto al meglio resta quella di sapersi organizzare per tempo e di rivolgersi, se necessario, ad una ditta che organizza trasloco all’estero allo scopo di avere supporto sulla spedizione dei beni ma anche sulle questioni burocratiche e di dogana che, al di fuori dell’Unione Europea, bisogna necessariamente conoscere per evitare brutte sorprese. 

Possiamo infatti fare una distinzione fra i traslochi all’estero ma in Europa e quelli c.d. transcontinentali, in Asia o nelle Americhe, che sono nella maggior parte dei casi organizzati via aereo (un mezzo di trasporto più rapido, ma anche più costoso) o via nave container (che impiega anche diverse settimane ma è più economico). 

Il modo migliore per non farsi cogliere impreparati in un evento che richiede lucidità e massima organizzazione è quello di documentarsi consultando vari blog di specialisti in traslochi internazionali per avere un’idea dei costi, ma anche dell’organizzazione logistica necessaria per poter gestire un trasloco all’estero in tutta serenità e senza sbagliare un colpo. 


Costi di un trasloco all’estero: cosa bisogna sapere 


I costi di un trasloco all’estero possono essere abbastanza ingenti soprattutto se richiedono la spedizione via nave o via aerea. 

I costi per il trasloco all’estero via nave in genere parte da 2500 euro per un piccolo contenitore, e può salire a 19mila euro per un container intero o per il trasporto via aereo. Si tratta di costi elevati, necessari però se si deve spostare la merce oltre oceano. Ovviamente il trasloco all’estero in Europa, se può essere fatto su gomma, è più economico e si contiene nell’ordine di diverse migliaia di euro, dipende anche dalla città di partenza. 

In questi casi è sempre bene richiedere diversi preventivi per conoscere in anticipo tutte le voci di spesa, compresi anche eventuali servizi che possono tornare molto comodi (ad esempio il servizio deposito che consente alle vostre merci di arrivare a destinazione in anticipo e di essere conservate al sicuro fino a che non andate voi stessi a ritirarle). Nel preventivo bisognerebbe sempre inserire anche un’assicurazione sui beni, per eventuali danni che si possono verificare specialmente se si parla di trasporti su navi. 

Il trasloco all’estero può essere molto costoso, un elemento per abbattere i costi è quello di prenotare con un largo anticipo, evitando di ridursi all’ultimo e riducendo così anche stress e migliorando l’organizzazione. 

Non dimenticate che spesso nel trasloco all’estero sono inclusi, nel preventivo, anche tutti i servizi che sono svolti direttamente dalla ditta per supplire a tutti gli oneri burocratici della dogana, la dichiarazione delle merci, eventuali tasse da pagare su alcuni beni, come avviene per il trasloco negli USA o in Canada. Rivolgersi ad una ditta specializzata consente di poter avere informazioni sicure ed aggiornate sulle procedure doganali in vigore, e di conseguenza di evitare blocchi della merce o spiacevoli inconvenienti. Ecco perché fare affidamento sui professionisti può essere visto come un investimento, più che come un costo.


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