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Attualità | 09 aprile 2020, 10:32

Cisl Liguria al presidente Toti: “Non sono le regole che fermano il lavoro in Italia, ma la burocrazia e i veti della politica”

"Abrogare il quadro normativo preesistente rende incerto ed indebolisce gli aspetti che riguardano la trasparenza, la legalità, il contrasto alla corruzione, la penetrazione delle mafie, colpendo i lavoratori e la stessa imprenditoria sana del Paese"

Cisl Liguria al presidente Toti: “Non sono le regole che fermano il lavoro in Italia, ma la burocrazia e i veti della politica”

“Da mesi è aperto con Regione Liguria il confronto per definire un protocollo sugli appalti per disciplinare in modo certo le condizioni del lavoro attraverso regole chiare, evitando ricadute  negative sull’occupazione. Il confronto, interrotto per il Covid19, aveva già maturato importanti elementi di condivisione. Ci auguriamo che il confronto prosegua, al di là delle recenti dichiarazioni del presidente Giovanni Toti. Lui sa perfettamente che non sono le regole che fermano il lavoro in Italia, bensì la burocrazia e i veti della politica”, scrive in una nota la segreteria della Cisl Liguria.

“A giugno 2019, con l’uscita del Decreto Sblocca Cantieri – prosegue il sindacato - era chiaro l’intento del Governo di snellire procedure e accelerare i tempi di esecuzione dei lavori negli appalti. Come Cisl, pur condividendo l’obiettivo, avevamo espresso forte contrarietà sul metodo che ancora oggi riteniamo profondamente sbagliato perché non produrrà quanto viene dichiarato. Al contrario, abrogare il quadro normativo preesistente rende incerto ed indebolisce gli aspetti che riguardano la trasparenza, la legalità, il contrasto alla corruzione, la penetrazione delle mafie, colpendo i lavoratori e la stessa imprenditoria sana del Paese che si troverà a competere in una situazione di grave difficoltà determinata da massimo ribasso, concorrenza sleale, subappalto selvaggio, disapplicazione dei ccnl, peggioramento inevitabile della sicurezza sul lavoro”, conclude il sindacato.


Redazione


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