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Attualità | 15 aprile 2020, 13:06

Il 25 aprile 2020 #iorestolibera, #iorestolibero: la Festa della Liberazione ai tempi del coronavirus

In una settimana raccolti 100 mila euro per garantire un aiuto a chi non ha una casa e un pasto sicuro e più di 2500 adesioni all’appello per una nuova liberazione

Il 25 aprile 2020 #iorestolibera, #iorestolibero: la Festa della Liberazione ai tempi del coronavirus

È stata lanciata il 7 aprile e ha già raggiunto un terzo del suo obiettivo: sono infatti oltre 100 mila euro i fondi raccolti a oggi attraverso la campagna 25 aprile 2020 #iorestolibera #iorestolibero, a favore della Caritas Italiana e della Croce Rossa Italiana per fornire aiuto, anche attraverso la rete di realtà del volontariato in prima linea nell’emergenza sociale sui territori, a quanti non hanno un tetto o un pasto garantito.  

In questo momento di grave crisi sociale ed economica, oltre che sanitaria, il giorno della liberazione dal nazifascismo si veste di nuovi valori, come la generosità e il senso di comunità. Ed è per questo che, tra le varie raccolte fondi esistenti, 25 aprile 2020 #iorestolibera #iorestolibero ha scelto i più bisognosi, tutti coloro che in questo momento sono al di fuori di ogni strumento di sostegno organizzato, che non sia quello della solidarietà volontaria.

"La rete Caritas ha intensificato il proprio lavoro di presenza a favore dei più bisognosi rimodulando i servizi essenziali che venivano garantiti, a seconda del momento che stiamo vivendo. Centri di ascolto, mense, dormitori, hanno assunto un nuovo volto ma non hanno smesso di fare il loro servizio", dichiara Don Francesco Soddu, Direttore di Caritas Italiana. "In questo periodo in cui molti non lavorano, le povertà sono aumentate: basti pensare che la sola richiesta di cibo è passata dal 20 al 50%. Inoltre molte diocesi hanno messo a disposizione della protezione civile le proprie strutture per accogliere medici e personale sanitario, oppure per accogliere persone nella fase di quarantena. Insomma il mondo Caritas è presente in tantissime situazione e cerca di offrire un contributo fatto soprattutto di relazioni, in quanto crediamo che la più grande povertà sia proprio quella relazionale". 

Tante le testimonianze condivise attraverso i social dalle firme della società civile, dello spettacolo, della cultura e dello sport italiano. Tra quelle già ricevute e postate citiamo:

fratelli Alajmo che invitano i propri follower a donare: "Quest’anno, nel settantacinquesimo anniversario della Liberazione, abbiamo bisogno più che mai di celebrare la nostra libertà, di tornare a guardare al futuro con speranza e coraggio. Tutti insieme, ciascuno secondo le proprie possibilità, possiamo fare qualcosa per sostenere le organizzazioni che ogni giorno si occupano di garantire assistenza e un pasto alle persone che non se lo possono permettere. Max e Raf, con oltre 1300 protagonisti italiani della cultura, della società civile, dello spettacolo e dello sport, hanno firmato l’appello".

Redazione


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