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Attualità | 07 giugno 2020, 14:00

Pubbliche relazioni in Liguria: Ferpi festeggia 50 anni

La Federazione Relazioni Pubbliche Italiana, che sta festeggiando i suoi 50 anni di attività, ha una delegazione anche sul nostro territorio. Abbiamo chiesto ad Alessandra Grasso di parlarcene, in qualità di responsabile

Pubbliche relazioni in Liguria: Ferpi festeggia 50 anni

Genova e la Liguria hanno una tradizione di relazioni pubbliche, vantando tra l’altro la presenza di alcune agenzie di rilievo nazionale. Di carattere, i liguri non amano strafare in quanto a immagine, ma nonostante ciò hanno dei validi comunicatori professionisti che li rappresentano.

La Federazione Relazioni Pubbliche Italiana, che sta festeggiando i suoi 50 anni di attività, ha una delegazione anche sul nostro territorio. Abbiamo chiesto ad Alessandra Grasso di parlarcene, in qualità di responsabile.

Che cos'è e come funziona?

“FERPI Liguria è una delegazione piccola, ma in crescita. La nostra è un’associazione di comunicatori, pierre, organizzatori di eventi, uffici stampa, impiegati di imprese e della pubblica amministrazione, oltre che di liberi professionisti e titolari di agenzie.  Fa parte di una federazione nazionale, FERPI appunto, che quest’anno festeggia i suoi primi 50 anni, continuando ad impegnarsi nella qualificazione professionale dei suoi soci, sul piano culturale, etico e tecnico.

Alessandra, che cosa significa far parte di un tipo di organizzazione del genere? 

Sicuramente significa far parte di un network di persone in cui riconoscersi e supportarsi. In fondo, questa è una professione tutto sommato recente, tanto è vero che c’è chi ancora ci confonde con i giornalisti (ci sono colleghi che hanno entrambi le tessere) – anche nella pubblica amministrazione - o ancora chi pensa che possiamo essere utilizzati in azienda…solo perché sappiamo scrivere! In realtà, la nostra è una funzione strategica che può accompagnare lo sviluppo dell’impresa o del progetto da lanciare. La diffusione di una cultura manageriale che metta al centro la comunicazione nell’agire di impresa è uno dei nostri obiettivi, così come l’accrescimento professionale dei soci, fondamentale per stare al passo dei repentini cambiamenti del mondo del lavoro. Poi c’è la possibilità di partecipare e occuparsi dell’organizzazione di eventi di network, per espandere il patrimonio relazionale dei nostri soci. Oggi ci stiamo aprendo maggiormente a sviluppare relazioni ed iniziative con altri enti per contare di più.

Quali sono le attività a cui stai lavorando?

In questo momento per ciò che mi riguarda c’è tanto lavoro con gli altri delegati nel Consiglio nazionale per collaborare a snellire e attualizzare l’organizzazione, da un punto di vista delle procedure e delle possibilità che caratterizzano la vita associativa. Sulla parte della delegazione, c’è un impegno di relazioni esterne ed interne, ma anche di marketing associativo: se cresciamo numericamente, avremo la possibilità di fare più cose e con più energie, oltre a condividere maggiori esperienze lavorative tra di noi. Abbiamo iniziato a collaborare tra delegazioni, promuovendo e organizzando eventi a più mani che mettono in relazione territori con specificità e complementarità varie. Nei giorni scorsi, ad esempio, ho coinvolto i colleghi del Lazio per un incontro on-line sul rapporto tra innovazione sociale e comunicatori con ospiti da realtà molto diverse del territorio italiano. La settimana prima avevo partecipato a un incontro sulla comunicazione ai tempi del covid, dopo che ci sono saltati alcuni eventi già programmati in presenza. Vorrei occuparmi del benessere dei soci con attività di intrattenimento culturale, che favoriscano la costruzione di un gruppo e di relazioni solide.

 

A proposito che cos’hanno a che fare i comunicatori con l’innovazione? Non sono tecnologi…

E’ vero, non lo sono, ma sono facilitatori di opportunità, tessitori sociali, che possono intuire bisogni o trovare risposte, perché conoscono realtà diverse e sanno ascoltare i diversi stakeholder. Spesso, sono determinanti nel trovare gli ingredienti che mancano a un progetto, in termini di persone, risorse ecc., ma sanno anche tradurre linguaggi specifici per uno scopo comune. L’innovazione sociale è un modo diverso di vedere e approcciare le cose, siano esse prodotti o progetti. I ponti tra profit e non profit oggi sono uno stimolo importante per il miglioramento delle nostre comunità: il covid ce lo ha fatto capire più che mai. Sono nate collaborazioni tra mondi paralleli per trovare nuove soluzioni a nuovi problemi, con dinamiche precedentemente inesplorate.

Come si fa a contattarVi?

Abbiamo una pagina Facebook @Ferpi Liguria e un sito nazionale su cui approfondire i temi della comunicazione e della nostra professione www.ferpi.it, che può essere interessante anche per gli imprenditori, per capire meglio che cosa chiedere ai professionisti della comunicazione o per chiederci come scegliere i loro consulenti.

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Leonardo Parodi

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