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Economia | 26 giugno 2020, 06:32

Pericoli derivanti dalla combinazione di rimedi a base di erbe con medicinali soggetti a prescrizione medica

Milioni di persone potrebbero rischiare la propria salute assumendo contemporaneamente rimedi a base di erbe e medicinali da prescrizione

Pericoli derivanti dalla combinazione di rimedi a base di erbe con medicinali soggetti a prescrizione medica

Milioni di persone potrebbero rischiare la propria salute assumendo contemporaneamente rimedi a base di erbe e medicinali da prescrizione. Infatti alcuni ricercatori hanno esaminato casi di potenziali interazioni tra farmaci convenzionali e rimedi a base di erbe e hanno scoperto che effettivamente c’è una vasta gamma di pericoli a cui si può andare incontro.

I rimedi a base di erbe possono influenzare il modo con cui i farmaci agiscono sul corpo, bloccando la loro azione o aumentandone la potenza. 

I problemi segnalati nella revisione di un recente studio in Sudafrica includevano danni al fegato e ai reni, sanguinamento, nausea, vomito e diarrea, problemi di salute mentale, convulsioni e dolori muscolari. 

La recensione che ci apprestiamo a stilare sottolinea dunque l'importanza di dire al medico che si ha intenzione di assumere delle erbe se quest’ultimo gli prescrive dei farmaci per una specifica patologia.  

Le interazioni tra i farmaci e il CBD

Che la cannabis sia un’efficace sostanza in grado di contrastare alcune malattie, è ormai noto, ma forse non tutti sanno che qualche problema anche serio può manifestarsi se la sostanza di cui si compone (il cannabidiolo) interagisce con alcuni eccipienti presenti nei farmaci in cui è prevista la prescrizione medica. 

Ciò non significa tuttavia farne a meno; infatti, è importante sottolineare che basta sapere a quali dei medicinali è necessario rinunciare quando si consuma la cannabis. Premesso ciò, giusto per stilare una mini lista di quelli che non possono interagire con il CBD, citiamo i farmaci che servono per regolarizzare la pressione sanguigna. 

Infatti, la cannabis attivando i ricettori CB1 e CB2, causa uno stress cardiovascolare che può far aumentare il consumo di ossigeno e di conseguenza ridurre in modo consistente il flusso sanguigno nella direzione delle arterie coronarie. 

Anche chi assume i farmaci anticoagulanti, deve evitare il CBD in quanto è in grado di far aumentare in modo esponenziale e grave l'effetto con l’elevato rischio di un processo di sanguinamento. 

Tra questi tipi di farmaci vanno citati ad esempio l'ibuprofene e l'aspirina. A margine è altresì doveroso aggiungere che se si assumono farmaci diversi da quelli fin qui citati non ci sono effetti collaterali conclamati quando si associano delle dosi di CBD.

Le principali erbe da evitare con i farmaci a prescrizione medica 

Secondo il rapporto fornito da scienziati di caratura internazionale, erbe come salvia, semi di lino, mirtillo rosso, bacche di goji, camomilla e tè verde possono interagire con alcuni farmaci cardiovascolari e causare sanguinamento. 

Inoltre i suddetti ricercatori hanno notato un legame tra un paziente che assumeva fenitoina o acido valproico poiché il soggetto ha avuto un attacco cardiaco. 

Dei casi clinici valutati, i ricercatori hanno inoltre affermato che le interazioni erba-farmaco erano probabili per il 51% degli incidenti. 

Nel 37 percento, c'erano invece possibili interazioni e soltanto nel 4 percento dei casi, c’erano dei dubbi di tale controindicazione.

Le altre erbe che non possono interagire con farmaci a prescrizione medica 

In riferimento all’incompatibilità di alcune erbe con i farmaci da prescrizione medica, ecco due prodotti proprio a base di erbe noti per causare reazioni avverse con determinati farmaci da prescrizione. 

In primis citiamo Il fieno greco a cui le persone con diabete dovrebbero stare attente in quanto potrebbe abbassare troppo i livelli di zucchero nel sangue e interagire negativamente con alcuni farmaci specifici per curare la patologia. 

Lo stesso dicasi se dal medico viene prescritto un anticoagulante come ad esempio la warfarina; infatti, questa potrebbe essere una combinazione pericolosa poiché il fieno greco tendenzialmente rallenta la coagulazione del sangue. 

In secondo luogo parliamo della Melatonina che non può interagire con sedativi, narcotici e alcuni antidepressivi. 

Bisogna inoltre evitare di assumere la melatonina con farmaci anticoagulanti, poiché può rallentare la coagulazione del sangue facendo aumentare le possibilità di incorrere in stati di sanguinamento o di lividi sulla cute.


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