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Genova | 17 luglio 2020, 16:51

Lavoratori mense e pulizie: Cgil, Cisl e Uil siglano l'accordo con la Regione

Stanziati 1,8 milioni di euro dalla riprogrammazione dei fondi europei per tutelare i lavoratori rimasti senza reddito

Lavoratori mense e pulizie: Cgil, Cisl e Uil siglano l'accordo con la Regione

Firmato oggi l’accordo tra Regione Liguria e organizzazioni sindacali (CGIL, Cisl e UIL Liguria) per la definizione delle misure a sostegno dei lavoratori addetti alle mense e alle pulizie degli istituti scolastici, a seguito dell’incontro che si è tenuto ieri sera tra le parti. Presenti al vertice l'assessore regionale alla Formazione, Ilaria Cavo, l’assessore regionale al Lavoro, Gianni Berrino e i segretari generali di CGIL Federico Vesigna, CISL Luca Maestripieri e UIL Mario Ghini.

Nell’incontro si è affrontato il tema specifico dei lavoratori dipendenti delle mense scolastiche e degli addetti alle pulizie presso le scuole che si trovano in una grave situazione contrattuale, a causa dell’emergenza Covid e di una situazione contrattuale che prevede una sospensione estiva delle prestazioni del lavoro che si va ad aggiungere a quella del lockdown.

Regione Liguria, nel confronto avviato con i sindacati confederali Cgil, Cisl e Uil per la riconversione del Fondo Sociale Europeo a seguito dell’emergenza, ha messo a disposizione 1,8 milioni di euro del Fondo Sociale Europeo, per il finanziamento di un bando che preveda, a favore di queste due categorie, la realizzazione di politiche attive di formazione nell’ambito di operazioni “COVID” e l’erogazione di una indennità di partecipazione alle suddette politiche attive.

Nello specifico, 200 mila euro serviranno per erogare una formazione legata alle nuove regole sulla sicurezza e 1,6 milioni di euro saranno destinati all’indennità di partecipazione per una platea stimata di 2500 lavoratori. A ogni singolo lavoratore verrà erogata una indennità minima “una tantum” di euro 640 che potrà aumentare (nel caso di un cui la platea dei beneficiari fosse inferiore a quella ipotizzata) fino a un massimo di 1.050 per lavoratore.

Con questa misura risulta ultimato il confronto tra Regione Liguria e sindacati confederali Cgil, Cisl, Uil Liguria sulla riconversione delle risorse disponibili sul Programma operativo regionale del Fse, in attesa delle nuove risorse che saranno messe a disposizione, a seguito dell’accordo tra il Presidente Toti e il ministro Provenzano.

“Abbiamo ascoltato le esigenze di questi lavoratori che non hanno trovato sostegno e risposte in nessuna misura varata dal governo – dichiara il presidente Toti – Per il particolare lavoro che prestano sono stati fermati duranti il lockdown, ma non sono potuti ripartire nemmeno con la ripresa, dovendo aspettare la riapertura delle scuole a settembre. Non potevano continuare a essere dimenticati, pertanto abbiamo scelto di andare incontro anche a loro così come ad altre categorie con situazioni contrattuali complicate, come i lavoratori stagionali del turismo o i taxisti, a cui abbiamo destinato i fondi del FSE”.

“Abbiamo lavorato in maniera congiunta per dare una risposta concreta e significativa a queste categorie che sono state fortemente penalizzate – dichiarano gli assessori Ilaria Cavo (Formazione) e Gianni Berrino (Turismo) - La riconversione dei fondi Fse è stata caratterizzata da questo obiettivo di fondo in tutte le scelte effettuate, come dimostrato anche dal rifinanziamento di 4 milioni di euro del patto del turismo”.

Il bando per accedere all’indennità sarà pubblicato entro la fine del mese di luglio e chiuso entro la metà di agosto, in modo che il sostegno possa arrivare prima della ripresa delle loro prestazioni lavorative.

I segretari generali di Cgil, Cisl, Uil Liguria Federico Vesigna, Luca Maestripieri, Mario Ghini insieme alle rispettive categorie sindacali Filcams, Fisascat, Uiltucs, esprimono soddisfazione per l'accordo raggiunto per questi lavoratori e lavoratrici così fortemente penalizzati dalla chiusura delle scuole, un risultato importante ottenuto grazie a un costruttivo confronto con la Regione Liguria. Con la speranza che l’attenzione nei confronti di queste categorie di lavoratori prosegua nel tempo da parte di tutte le istituzioni.

Redazione


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