Misure cautelari nei confronti di due uomini, uno destinatario degli arresti domiciliari e l’altro colpito dall’obbligo di dimora nel comune di Genova, entrambi per spaccio di droga: l’indagine risale a due anni fa ed aveva permesso d’accertare che uno dei soci di una trattoria genovese aveva avviato una fiorente attività di spaccio gestita all’interno della cucina dove lavorava anche come cuoco.
L’uomo aveva organizzato il traffico predisponendo un sistema di videosorveglianza all’ingresso e all’interno del locale che gli consentiva di controllare direttamente dalla sua postazione in cucina l’afflusso dei clienti ed evitare visite indesiderate; la compravendita avveniva talvolta con modalità d'asporto mentre altre volte capitava che negli orari di chiusura al pubblico i clienti venissero ricevuti per consumare lì la droga.
L’attività investigativa, dopo l’arresto in flagranza del cuoco trovato in possesso di 60 grammi di cocaina, è proseguita al fine d’individuare i canali di approvvigionamento e ciò ha portato ad identificare il fornitore, già noto alla Polizia ed arrestato tre anni fa nell’ambito delle indagini relative all’operazione ‘Gpl’ conclusa lo scorso novembre con l’esecuzione di una misura cautelare nei confronti di 17 persone indagate e riconducibili ad una rete di spaccio in città che aveva collegamenti con Francia e Germania.
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