I sindacati lanciano un vero e proprio allarme per quanto riguarda la capacità operativa di Amiu. Secondo le organizzazioni dei lavoratori il rischio è che disorganizzazione e carenze strumentali possano mettere in discussione l'aumento della quota di differenziata in programma, così come i punti salienti del nuovo contratto di servizio, che rischiano di rimanere un miraggio.
Le criticità maggiori riguarderebbero un ritardo definito "clamoroso" nella pubblicazione del bando di gara per l'acquisto di nuovi mezzi per la cosiddetta "raccolta bilaterale", con un conseguente ritardo del progetto che incrementa la percentuale di raccolta differenziata.
"I problemi non si risolvono esternalizzando i servizi, trascurando le ottime capacità delle risorse interne - scrivono i sindacati in una nota che evidenzia i problemi di Amiu dal punto di vista dei lavoratori -. Siamo assolutamente consapevoli che la pandemia in atto complica ulteriormente l'espansione della nostra azienda, ma non intendiamo restare inermi ed essere ritenuti responsabili di questa situazione".
Sul tema è intervenuta la consigliera del Partito Democratico Cristina Lodi che, oltre a condividere le preoccupazioni dei sindacati, annuncia la richiesta di una Commissione urgente a Palazzo Tursi per affrontare la questione.
"Le organizzazione sindacali continuano a lanciare un allarme e chiedono risposte ad una amministrazione che non ne dà - spiega Lodi -. L'azienda sembra allo sbando. Queste cose le ho già dette in Commissione consiliare, e seguendo le sollecitazioni delle organizzazioni sindacali ho girato le loro domande all'amministrazione Bucci: mi è stato risposto che va tutto bene e che non c'è nulla di cui preoccuparsi, mentre la situazione denunciata invece non mi pare per nulla rassicurante. Chiederò una Commissione urgente; l'esternalizzazione di tutto ad eccezione dello spazzamento e della raccolta rifiuti dimostra che dell'azienda poco importa al centro destra".