C’è voglia di reagire dopo oltre un anno fra dati pandemici e distanziamento sociale, per godersi il sole della primavera senza più nessuna limitazione. I ristoratori non vedono l’ora di riaprire le proprie attività, dopo un lungo periodo buio fatto di sacrifici per combattere il dilagare della pandemia. Bisognerà però fare i conti con i numeri ancora decisamente non ottimali del contagio, con la possibilità dell'avvento delle varianti e con l'andamento della campagna vaccinale.
Nel Comune di Genova inoltre mancano gli spazi perché tutti possano fare servizio all'esterno, oltre al problema delle troppe auto che soffocano letteralmente alcuni luoghi caratteristici della nostra città, come ad esempio piazza Colombo.
Su questo punto è intervenuto il consigliere comunale del PD Alberto Pandolfo: “Il Comune di Genova sarebbe dovuto intervenire per conquistare nuovi spazi, non solo in questi difficili mesi, ma nel corso degli anni, come ad esempio promuovere nuove pedonalizzazioni che non sono mai arrivate”.
Sui locali che lavorano all’aperto, Pandolfo aggiunge: “Su questo punto il Comune arriva impreparato; molti ristoratori sono costretti a svolgere il loro servizio in spazi davvero ristretti, basti pensare a piazza Colombo, dove i dehor sono letteralmente circondati dalle auto e dai mezzi atti a rifornire di merce i negozi. Credo che si possano trovare meccanismi di distribuzione della merce differenti e più ecologici rispetto a questi, così come avviene nelle città più evolute del nostro continente”.
La nostra città ha bisogno di riconquistare spazi qualificati per poter garantire la sicurezza delle riaperture, come potrebbero offrire ad esempio alcune opere di pedonalizzazione nel quartiere di Nervi e in altre realtà caratteristiche del ponente cittadino.
“Dobbiamo diventare una città che si evolve e si qualifica; una città che dia spazio anche a quelle attività commerciali che necessitano oggi di ampi spazi all'aperto”, conclude l'esponente del PD.