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Economia | 22 giugno 2021, 14:36

La zona bianca fa bene al vitivinicolo ligure: con bar, ristoranti e agriturismi aperti risalgono i consumi

Coldiretti sottolinea come il calo delle vendite a seguito delle chiusure non sia stato del tutto compensato, in lockdown, dai consumi domestici.

La zona bianca fa bene al vitivinicolo ligure: con bar, ristoranti e agriturismi aperti risalgono i consumi

La zona bianca, con la fine del coprifuoco e il possibile incremento dell’ospitalità e degli incassi in tutti i ristoranti, bar e agriturismi, può sostenere il vino Made in Italy, uno dei settori dell’agroalimentare più penalizzato dall’emergenza Covid.

“Il via alla ripresa delle attività di ristoranti, bar e agriturismi – affermano il Presidente di Coldiretti Liguria Gianluca Boeri e il Delegato Confederale Bruno Rivarossa – ha dunque un impatto rilevante, dal punto di vista economico, anche per il settore vitivinicolo locale poiché interessa soprattutto i prodotti a maggior valore aggiunto, come i vini a denominazioni di origine e indicazione geografica, tra i quali si contano le 8 Doc liguri (5Terre, Rossese di Dolceacqua, Riviera Ligure di Ponente, Golfo del Tigullio-Portofino, Val Polcevera, Colline di Levanto, Colline di Luni e Ormeasco di Pornassio) e i 4 Igt (Colline del genovesato, Liguria di levante, colline savonesi, terrazze dell’imperiese)"

"A livello nazionale - proseguono Boeri e Rivarsossa - a causa dei lockdown e delle misure di restrizione disposte dai vari Dpcm, dall’inizio della pandemia più di 2 aziende vitivinicole su 3 hanno registrato una perdita di fatturato nel 2020, con punte superiori al 30% rispetto all’anno precedente, secondo stime della Coldiretti. Un crollo che non è stato compensato dall’aumento dei consumi domestici che sono cresciuti per il maggior tempo trascorso in cucina per la preparazione di pranzi, cene e apertivi".

"Con l’avanzare della campagna di vaccinazione a livello mondiale, è fondamentale continuare a sostenere il commercio estero delle nostre eccellenze, sempre più apprezzate grazie all’alta qualità della produzione e al grande spirito imprenditoriale dei nostri viticoltori che si continuano a far largo sul panorama internazionale” concludono i due rappresentanti di Coldiretti.

Redazione

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