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Economia | 03 luglio 2021, 07:00

Come funziona una penna a sfera?

Analizziamo come funziona una penna a sfera.

Come funziona una penna a sfera?

Le usiamo tutti i giorni per prendere appunti, lavorare, studiare, creare.

Le diamo spesso per scontate, senza pensare che in passato non era così semplice mettere nero su bianco in qualsiasi momento i propri pensieri.

Se un tempo per scrivere bisognava intingere il calamaio nell’inchiostro e lasciare che quest’ultimo si asciugasse per evitare macchie e sbavature, oggi scrivere a penna è una delle azioni quotidiane più semplici e comuni.

Prima di raggiungere la semplicità di utilizzo delle odierne penne a sfera, ci sono voluti anni di tentativi falliti e una serie di brevetti che hanno portato a una tecnologia semplice ma efficace usata in tutto il mondo.

Oggi esistono penne di ogni forma, materiale e dimensione, dalla classica biro alla penna multicolore, da quelle in plastica e metallo a quelle in carta e bambù.

Grazie alla loro utilità pratica, versatilità, costo e possibilità di personalizzazione, le penne sono anche uno dei gadget promozionali più amati e apprezzati. Se state cercando una penna multi inchiostro da personalizzare con il vostro logo aziendale, potete trovare quello che fa per voi su pens.com/it.

Vi siete mai chiesti come funziona una penna a sfera? Se la risposta è sì, non vi resta che continuare a leggere per scoprirlo!

La penna a sfera: da Loud a Bíró

Quando e da chi è stata inventata la penna a sfera?

L’inventore ufficiale delle penne come le conosciamo oggi è un giornalista ungherese di nome László Bíró che nel 1938 depositò il brevetto della sua innovativa penna.

Non tutti sanno però che prima di Bíró la penna a sfera esisteva già: John Loud, un conciatore di pelli, aveva registrato un brevetto nel 1888 per una penna a sfera che fosse in grado di scrivere sulla pelle. Il progetto andò a buon fine, ma il risultato fu una penna non adatta a scrivere anche su carta.

Da allora, molti tentarono di trovare l’equilibrio perfetto per realizzare una penna a sfera che scrivesse fluidamente su carta, testando sfere di diverse dimensioni e inchiostri con viscosità differenti.

La trovata di Bíró fu quella di utilizzare lo stesso tipo di inchiostro utilizzato nella stampa dei giornali, un inchiostro che si asciugava rapidamente e non lasciava macchie sulla carta.

Il meccanismo a sfera

Rispetto alle penne stilografiche, la penna a sfera sfrutta il rotolamento di una piccola sfera di metallo che raccoglie l’inchiostro contenuto nel serbatoio e lo distribuisce uniformemente sulla carta man mano che la penna si muove.

Ci sono voluti anni di sperimentazione e tentativi falliti per trovare la giusta dimensione della sfera per evitare fuoriuscite accidentali dell’inchiostro o una stesura non uniforme.

Il successo della penna di Bíró è dovuto al fatto che essa venne adottata dalla Royal Air Force inglese in quanto in grado di scrivere ad alta quota, dove le penne stilografiche erano maggiormente soggette a fuoriuscite di inchiostro.

Le penne che utilizziamo ogni giorno sfruttano la forza di gravità, per questo non sono adatte ad essere utilizzato nello spazio.

A tale scopo, sono state inventate, già negli anni ’50, penne a cartuccia pressurizzata che accompagnassero l’uomo nei suoi viaggi spaziali.

Adesso che sai come funziona una penna a sfera, non ti resta che utilizzarla come regalo aziendale per le tue strategie di marketing.

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