Regione, stipendio del segretario generale, Pastorino (Linea Condivisa): "l’emendamento notturno di Toti ci costa EURO 1. 457.305 per legislatura"

“I fatti sono cose testarde e non basta far scrivere comunicati 'aggressivi' per aver ragione quando si ha torto. Il Presidente Toti con l’emendamento notturno volto a modificare la legge regionale 59/2009 e concernente lo stato giuridico ed il trattamento economico del Segretario generale della Giunta regionale va semplicemente ad aumentare i costi dei cittadini di euro 291.461 annui e cioè 1. 457.305 euro per legislatura! Vi pare poco? Era necessario per la cittadinanza? Perché negare l’evidenza dei fatti quando un consigliere in aula legittimamente si indigna?” dichiara il Capogruppo di Linea Condivisa in consiglio regionale Gianni Pastorino.

"La disposizione normativa approvata testualmente recita: 'il segretario generale è collocato al di fuori della dotazione organica regionale e opera alle dirette dipendenze del Presidente della Giunta regionale, gerarchicamente sovraordinato ai Direttori Generali'.

Cosa significa? Significa che essendo 'fuori dalla dotazione organica' la Giunta si fa carico di un altro dirigente in più che va ad occupare il posto lasciato libero dal neo Segretario generale della Giunta …. E dunque i cittadini spenderanno nel tempo di una legislatura la non modica cifra di euro 1. 457.305!", prosegue il consigliere Gianni Pastorino.

"Alla questione costi – che non è poca cosa visto l’importo e viste le ben altre tante necessità della nostra Regione- si aggiunge la questione della dotazione organica:

infatti questa figura, di esclusiva e personalissima fiducia del Presidente della Giunta, sarà gerarchicamente sovraordinato a tutti i Direttori Generali che dovranno tuttavia continuare a firmare gli atti di spesa conseguenti alle scelte di Toti. Chissà loro cosa ne pensano…

Chissà cosa ne pensa poi la Corte dei Conti che già era intervenuta in passato al fine di evitare che la Regione Liguria anziché ricollocare risorse e dirigenti interni si rivolgesse a figure 'esterne' nominate 'sulla fiducia' perché non si può certo usare la cosa pubblica per costruire consenso a proprio personale uso e consumo e cementificare sodalizi a spese del contribuente con buona pace dei principi di imparzialità e buon andamento della pubblica amministrazione”, evidenzia Pastorino.

“Proprio non si trova nell’emendamento notturno di Toti la dichiarazione di 'invarianza finanziaria'. E’ pertanto inutile che il suo ufficio stampa si stracci le vesti gridando allo scandalo: quando qualche Consigliere Regionale denuncia dicendo ben la verità che questa poltrona costa più del Presidente della Repubblica. E se per l’ufficio stampa del Presidente Toti non sarebbe opportuno (o sarebbe meglio scrivere 'comodo'?) questo paragone con la retribuzione del Presidente Mattarella, per la cittadinanza non è proprio opportuna questa costosissima inutile decisione ed è di pessimo gusto l’arroganza con la quale si sostiene una scelta utile solo per il presidente e non certo per gli elettori tacciando di 'scarsa capacità di comprensione' e di 'ricerca di un titolo giornalistico a buon mercato' chi semplicemente dice 'il re è nudo' e costa tanto", conclude il consigliere Pastorino.