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Economia | 04 gennaio 2022, 07:15

Restrizioni e contagi, pagano gli alberghi. Werdin (Federalberghi Liguria): "Presenze in calo, ora serve lavorare per l'estate"

L'anno si chiude con un calo di presenze nelle strutture ricettive della Liguria. Per il presidente regionale di Federalberghi ora bisogna lavorare per ampliare l'offerta e coinvolgere una clientela sempre più ampia

Restrizioni e contagi, pagano gli alberghi. Werdin (Federalberghi Liguria): "Presenze in calo, ora serve lavorare per l'estate"

Centinaia di cancellazioni, viaggi annullati e alberghi che fanno fatica a rimanere aperti.

Il 2021 per il settore alberghiero in Liguria si conclude con una battuta d’arresto.

I dati di alcune settimane fa avevano fatto ben sperare lanciando un segnale incoraggiante ma l’andamento della pandemia e le restrizioni introdotte per contrastare la diffusione del Coronavirus hanno portato a centinaia di disdette e a un conseguente calo delle presenze di turisti nelle strutture ricettive di Genova e della Liguria. 

Ne abbiamo parlato con Aldo Werdin, presidente regionale di Federalberghi Liguria.

L’anno non è terminato come pensavamo - ha esordito Werdin - sull’onda dei dati positivi dell’estate, pensavamo di chiudere il 2021 in modo migliore. Purtroppo si sono accavallate le nuove normative più severe per via dell’aumento dei contagi, un insieme che ha giocato contro e che ha portato a un sacco di disdette”.

Il presidente regionale di Federalberghi poi prosegue: “Quei pochi turisti che sono arrivati in Liguria nei giorni scorsi, visto il passaggio in zona gialla, hanno avuto mille limitazioni. Non c’è niente da dire di fronte all’evidenza, bisogna accettare pensando di ripartire meglio”.

Ma la situazione non sembra far presagire migliori condizioni. “Si parte in salita - continua Werdin - a gennaio intravediamo l’arancione. La situazione è simile anche in regioni vicine. All’estero siamo catalogati come paese a rischio e questo porta meno persone. Non ci rimane che aspettare che passi questo momento e promuovere al meglio l’estate”.

Non manca una riflessione sulle nuove disposizioni che entreranno in vigore dal prossimo 10 gennaio e che vedranno l’obbligatorietà di un green pass rafforzato, ossia ottenuto da guarigione entro cinque mesi o da vaccinazione, per poter accedere alle strutture ricettive. 

A proposito, Werdin prosegue: “Le nuove disposizioni vanno applicate. Più ce ne sono, più tempo ci vuole per applicarle ma bisogna tirarsi su le maniche tutti quanti e lavorare insieme. Queste limitazioni rallentano le presenze alberghiere. La gente preferisce non venire in Liguria o andare in altre località dove la regione ha un altro colore. Ora - conclude il presidente regionale - bisogna aspettare e monitorare. Si deve lavorare per mettere in piedi delle buone offerte, mirate a favorire le presenze estive magari facendo in modo di allungare la stagione facendola partire prima e terminare dopo, lavorando anche su un altro tipo di clientela. Bisogna sviluppare altri territori, l’entroterra, l’enogastronomia e la silver economy”.

Redazione

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