Murolo: "Una Carige non più genovese, ma ancora italiana tuteli i posti di lavoro"

"E’ un momento importante per Banca Carige" - afferma soddisfatto Giuseppe Murolo, coordinatore regionale cultura e innovazione e prossimo candidato di FdI alle elezioni comunali.

"Dopo anni di incertezza seguita alle infauste gestioni che portarono l’ex benemerita Cassa di Risparmio sull’orlo del baratro, il Fondo Interbancario ha dato via libera all’offerta di BPER, la Banca Popolare dell’Emilia, appartenente al gruppo Intesa San Paolo". 

Nelle prossime settimane sarà formalizzata l’OPA (offerta pubblica di acquisto) per 0,80 euro ad azione. "Speriamo che sia il passaggio decisivo per la ripresa dell’istituto di credito una volta genovese" continua Murolo.

"Banca Carige ha smesso da tempo, dopo il crack della gestione Berneschi, di essere il fiore all’occhiello finanziario della nostra città. Migliaia e migliaia di risparmiatori hanno temuto per il loro denaro e i dipendenti per il lavoro. Vedremo ora che cosa succederà, promettendo la massima vigilanza politica sulla “nuova” "Carige" che per fortuna, resta italiana: "E' stato respinto l’ennesimo attacco francese alla nostra economia, in questo caso l’offerta di Crédit Agricole". 

Un sospiro di sollievo che non fa dimenticare tanti anni negativi, un po’ di tranquillità per un’azienda che è nel cuore di Genova e della Liguria intera, senza dimenticare che Carige è uno dei soci partecipanti della Banca d’Italia, con quasi il quattro per cento. 

"Con l'acquisizione, auspichiamo i posti di lavoro degli attuali dipendenti Carige siano ben saldi: in primis, per la mancata sovrapposizione territoriale e poi, per le dimensioni che acquisirà Bper divenendo di fatto la terza banca a livello nazionale".

Conclude poi Murolo "Un augurio di buon lavoro alla nuova Carige, nella speranza che mantenga il legame con il territorio e torni ad essere un volano di sviluppo per le imprese genovesi e liguri".