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Attualità | 29 gennaio 2022, 11:33

Liguria cornice della serie dei record, “Game of Kings”, che nel 2019 segnò una novità per il cinema indipendente in Liguria con risultati incredibili

Da Balestrino a Né, dal centro storico della superba al castello incantato di Campo Ligure: più di 300 persone coinvolte in un progetto che è durato due anni e ha valorizzato la regione e le realtà locali

Liguria cornice della serie dei record, “Game of Kings”, che nel 2019 segnò una novità per il cinema indipendente in Liguria con risultati incredibili

 

Nasce tutto da un’idea dell’associazione culturale genovese D&E Animation. Dopo quasi dieci anni di attività sul territorio, nel 2018 la decisione è stata quella di fare il passo verso il cinema. Una serie a episodi, destinata al web, anche perché sarebbe stata la prima in assoluto, di questo genere, in Liguria.

Dario Rigliaco, direttore di produzione e autore, ha lavorato a soggetto e sceneggiatura, Gioele Fazzeri ha diretto la serie occupandosi anche di musiche inedite e post-produzione. Un team di ragazzi giovani e intraprendenti che hanno permesso di costruire una squadra forte e dalle grandi ambizioni.

A Ottobre 2018 “Game of Kings” fa registrare un record locale con circa 1500 spettatori in poco più di quattro proiezioni al cinema. Un risultato incredibile, che premia il lavoro e permette di reinvestire tutto l’incasso per realizzare la seconda parte del progetto, ovvero gli episodi dal cinque al nove.

Senza sosta e senza pause, il 2019 ha visto una squadra crescere sotto tutti i punti di vista, dal make up ai supporti alla regia e con l’inserimento dello sponsor manager Matteo Benvenuti, che ha intrapreso un lavoro di partnership con le eccellenze liguri trovando collaborazioni fondamentali per il progetto.

Una macchina perfetta, formata da persone che svolgono i loro compiti per pura passione, senza percepire denaro, solamente con la voglia di emergere in qualcosa di unico, di incredibile, di mai realizzato prima d’ora nella regione Liguria.

Valorizzazione del territorio, una scelta chiara: la serie sarà girata interamente in Liguria e non si uscirà dai confini per nessun motivo. Questa la premessa della produzione. E’ sempre stato uno degli obiettivi di Game of Kings.

“Noi siamo Liguri e dobbiamo valorizzare la Liguria, perché è una regione che merita pregio e valore”, queste le parole di Dario Rigliaco, già autore di diversi libri legati alla regione. E’ stata utilizzata molto la città di Genova, specialmente per i primi episodi, portando sotto i riflettori luoghi come La Bottega del Conte e la Taberna storica degli Alabardieri, locali antichi e per molti sconosciuti, posizionati nei vicoli interni della città. Il meraviglioso complesso museale di Santa Maria di Castello è stato utilizzato per gli interni del regno di Winrell, mentre il noto castello McKanzie è il regno dei mercanti di Daxos. I boschi della collina del Righi e delle cime chiamate Camaldoli sono i sentieri che collegano i vari regni, dove vedrete i personaggi passare più volte durante i loro viaggi.

Il regno del nord, Sisborn, è popolato da persone simili ai vichinghi, per loro sono state scelte le scogliere di Quarto dei Mille, Quinto e Nervi. Fuori dal capoluogo, il castello che vedrà l’assedio più grande mai girato da una produzione in Liguria, è Castello Spinola di Campo Ligure che ha ospitato per il set circa 150 figuranti.

Nel levante sono state scelte due location molto particolari, il borgo di Cassagna (comune di Né) ha accolto parte delle scene ambientate nella contea di Prestonshire, il passo del Bocco e il lago Wasabi sono le esterne che completano i passaggi tra la contea e la cittadella.

Nel ponente, il fiore all’occhiello è il borgo fantasma di Balestrino (SV) con annesso castello privato messi a disposizione della produzione per la battaglia finale all’interno della contea.

Come tutte le cose, il primo approccio è una scommessa, e così è stato per Game of Kings. Un primo anno in sordina, il 2018, dove era più la curiosità di ciò che stava accadendo in città, piuttosto che l’interesse di capire realmente quale fosse l’obiettivo finale di una produzione indipendente supportata da una no profit culturale.

Tutto andò avanti a “bassa voce”, fino alla prima proiezione al cinema America di Genova; fu da quel momento, che la serie fece un salto non indifferente verso il pubblico, i giornali iniziarono a pubblicare articoli settimanalmente, le radio ospitavano interviste, le tv locali mettevano in onda gli episodi passati al cinema e su internet nasceva la versione web-serie.

Il 2019 è l’incoronazione di un progetto di grande visibilità, che ha permesso di coinvolgere 26 sponsor che si sono offerti di partecipare per supportare questa impresa, offrendo catering, prodotti e quant’altro per ottenere in cambio visibilità da un qualcosa che ormai era sulla bocca di tutti.

Game of Kings interessava a marchi locali, imprese e addirittura a qualche multinazionale. Questo supporto ha permesso alla produzione di poter investire di più sulla qualità dei reparti, aumentandone il valore e la professionalità, per cui uno degli aspetti importanti sarà proprio vedere la crescita di un progetto così unico, dal primo al nono episodio, progressivamente.

Questo non è tutto, l’ultimo anno è stato caratterizzato anche dall’ingresso di personaggi importanti all’interno del cast, come Pierluigi Ferrero (già sul set con Danny Glover, l'eroe di arma letale e predator, ha lavorato con il premio Oscar Murray Abraham, miglior attore protagonista con il film Amadeus di Milos Forman) nei panni dell'odiato fratello del Re dei nordici di Game of Kings, Obrot (Andrea Grifoni, King Arthur), Ivan Improta noto per la sua interpretazione nella serie Gomorra (Manolo). Non solo attori di pregio, ma anche personaggi dello spettacolo come il noto youtuber conosciuto allo zoo di radio 105 “sei_tu_sei?!”, fino alla rock band “SDR” che ha inciso una canzone per la sigla, o ancora la collaborazione con il noto stunt Walter Siccardi (36 film internazionali).

Il 26 settembre 2019 presso uno dei più importanti cinema della città di Genova, THE SPACE porto antico, “Game of Kings” nella “cinema-version” fa registrare oltre 500 spettatori in un’unica sera: un altro record per una realtà ligure indipendente che continua il suo percorso, oggi, grazie al supporto di “Genova Liguria Film Commission” e ai tanti professionisti emergenti e affermati, che lavorano con grande passione per i progetti di D&E Animation.

Quest’anno, della stessa produzione, sarà in uscita “Mondi Paralleli, prigionieri del tempo”, il film scritto da Rigliaco e diretto da Messina con Cretti alla direzione della fotografia, che si fa attendere dal 2020 e finalmente, dopo lo stop dei vari lockdown sarà presentato durante l’anno corrente.

E’ possibile seguire l’autore di questa rubrica sui social network per scoprire i nuovi progetti letterari e audiovisivi legati alla valorizzazione del territorio Ligure:

Instagram- dario111982

Facebook- dario rigliaco autore

Da segnalare inoltre, dello stesso autore di questa rubrica, disponibili su Amazon: “Case infestate e Ponti del Diavolo” e “Streghe, Diavoli e altre leggende italiane”.

Tante curiosità da scoprire su “Il medioevo in 333 risposte”, oppure le saghe celtiche e arturiane in: “Bretagna, miti misteri e leggende”, “Miti&Misteri della Liguria”, “Fiabe Liguri”, “Liguria da scoprire” o ancora “borghi imperdibili della Liguria”.

Se sei a conoscenza di una leggenda o una storia da raccontare legata alla Liguria, e vuoi farla conoscere, oppure sei stato protagonista di fatto misterioso, puoi scrivere all’autore che la prenderà in considerazione: dariorigliaco@gmail.com.

 

Dario Rigliaco

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