La questione della sicurezza informatica durante il corso degli anni è stata presa in esame con sempre maggiore attenzione da parte di un numero crescente di utenti.
Se da una parte il merito è da attribuirsi alla maggiore accessibilità in termini economici degli strumenti di difesa, dall’altra c’è da dire che il numero di attacchi informatici avvenuti è aumentato anche all’interno del territorio italiano.
Tra tutti gli strumenti che sono venuti alle luci della ribalta ultimamente troviamo le VPN o Virtual Private Network/Reti Private Virtuali. Questa tipologia di strumento è quella dotata del rapporto qualità prezzo migliore e si confà perfettamente alla figura del lavoratore da remoto che, complice la pandemia, ultimamente si è fatta sempre più comune nel quotidiano.
Prima di arrivare a spiegare per bene di cosa stiamo parlando è bene fare un ripassino e andare ad analizzare alcuni dei sistemi di difesa informatici più popolari in circolazione.
Come ci si difende dalle minacce digitali quando si naviga su internet?
Che cos’è una minaccia digitale?
A questo termine solitamente associamo dei programmi malevoli che hanno la capacità di provocare malfunzionamenti all’interno di un sistema informatico. Questi malfunzionamenti possono essere di vario tipo: dall’impossibilità di utilizzare un programma o un dispositivo ad una più pericolosa fuga di dati, con conseguente vendita di quest’ultimi (senza dimenticare la violazione della privacy).
Per questo motivo, a causa della varietà di possibili problemi generati da una minaccia digitale, esistono diversi sistemi di protezioni attiva e passiva quando parliamo di sicurezza informatica.
Gli antivirus, ad esempio, sono programmi per personal computer che hanno lo specifico compito di proteggere i sistemi operativi e l’hardware dai software conosciuti come virus. Un antivirus, in sostanza, analizza i file ed i processi che avvengono su un computer alla ricerca di codice malevolo e deve essere aggiornato con costanza per poter far fronte alle nuove minacce che di giorno in giorno compaiono su internet.
L’antispyware funziona in maniera molto simile al sopracitato antivirus avendo però l’obbiettivo di analizzare i file e i processi alla ricerca di codice diverso, stavolta riconducibile al funzionamento degli spyware.
Diverso è il funzionamento del firewall: il firewall è un programma che monitora in maniera attiva gli accessi ad un computer e che blocca gli accessi non autorizzati o anche soltanto sospetti; il suo compito è quello di tenere l’ambiente informatico contenuto dentro un dispositivo quanto più al sicuro possibile da influenze esterne.
A questi programmi che “attivamente” lavorano alla salvaguardia del computer bisogna aggiungere anche quelle che gli inglesi chiamerebbero best practices. In questo caso parliamo di fare in maniera costante dei backup in modo da proteggersi dai ransomware e usare sistemi per l’autenticazione a due fattori, in modo da ridurre al minimo i danni in caso di furto di dati.
L’importanza della formazione.
Tutto questo discorso potrebbe tranquillamente non venir fatto se aziende e comuni naviganti facessero attenzione. La maggior parte dei rischi per la sicurezza non viene da hacker o malintenzionati quanto da negligenze e disattenzioni.
La formazione in tal senso è di particolare importanza: gli attacchi avvengono spesso perché gli utenti vengono tratti in inganno da file, link e siti web che non sono capaci di definire come sicuri e affidabili.
Fortunatamente gli strumenti di cui abbiamo parlato sopra sono abbastanza facili da usare ma i concetti che sono sottesi al loro utilizzo potrebbero non essere facilmente comprensibili da tutti. Discorso differente invece si può fare per il mondo delle VPN, servizi che negli ultimi anni hanno visto una crescita praticamente verticale a livello di popolarità.
Perché usare una VPN è saggio?
La Virtual Private Network è una tipologia di servizio che permette di rendere anonimo un navigante ed il suo traffico. La privacy in linea viene tenuta al sicuro dagli algoritmi di crittografia che rende illeggibile il traffico a chiunque sia in grado di intercettarlo.
A differenza di antivirus, antispyware, firewall e così via usare una VPN è incredibilmente intuitivo: basta aprire l’apposita applicazione, selezionare un server da una lista ed effettuare la connessione.
In questo modo si può scegliere in maniera autonoma da quale punto del mondo connettersi, andando anche ad aggirare i problemi che vengono creati dall’utilizzo spasmodico di blocchi geografici.
A questo bisogna anche aggiungere una cosa: il costo delle VPN professionali è estremamente ridotto se paragonato a quello dei normali software per la sicurezza informatica. Questa caratteristica rende questo tipo di strumenti il più economicamente conveniente per chi ha poca dimestichezza con l’argomento.