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Politica | 26 marzo 2022, 09:53

Pari opportunità, Candia: "A Genova la maggior parte delle dimissioni di donne in difficoltà a coniugare lavoro e famiglia"

"Su 498 dimissioni nel 2021, 261 sono state causate dal non riuscire a gestire figli e lavoro"

Pari opportunità, Candia: "A Genova la maggior parte delle dimissioni di donne in difficoltà a coniugare lavoro e famiglia"

“Nel 2021 a Genova ci sono state 498 dimissioni di donne, e per la maggior parte di queste il motivo è stato il non riuscire a coniugare il lavoro con l'essere mamma”. A dichiararlo la consigliera regionale della Lista Sansa, Selena Candia, commentando i dati raccolti e raccontati in commissione “Pari opportunità” del Consiglio regionale dalla Consigliera di Parità della Regione Laura Amoretti.

“ Si tratta di un dato che dovrebbe sconvolgere e invece resta sotto silenzio – spiega Candia -. Nel dettaglio delle 498 dimissioni da parte di donne (a fronte di 160 uomini), 195 hanno dichiarato di essersi dimesse per la difficoltà di gestire i figli, 21 per la mancata concessione del part-time e 45 per la mancata concessione di istituti a favore della genitorialità”.

Per avere una panoramica più ampia sul tema, vanno aggiunti a questi dati anche quelli relativi al tasso di natalità e di migrazione. Nel 2019 il tasso di natalità in Liguria è stato del 5,7 per mille, il più basso d'Italia. Il tasso migratorio, viceversa, è stato del 2,9 per mille, il 6° più alto d'Italia.

“Sotto questi punti di vista Genova e la Liguria non sono così meravigliose come viene raccontato da Toti e da Bucci – puntualizza Selena Candia -. Con i finanziamenti del Pnrr avremo a possibilità di intervenire nelle politiche del lavoro, del sostegno all'occupazione e del welfare familiare, la cui mancanza mette quasi sempre le donne di fronte al dover scegliere tra il lavoro e la gestione dei figli e della famiglia più in generale”. “Con questi investimenti – conclude la consigliera regionale – potremmo ridurre il divario di genere, ma chi ci governa in Comune e in Regione deve credere veramente nelle politiche di genere. Noi vigileremo sull'effettiva collocazione all'interno delle varie agende per verificare la produzione di risultati tangibili”.

Redazione


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