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Politica | 26 aprile 2022, 12:48

Pegli, la terrazza degli ex Bagni Roma sul lungomare sarà demolita

La struttura è pericolante da tempo, oltre a rappresentare un problema ambientale. Autorità di Sistema Portuale annuncia: “Verrà smantellata entro l’estate, non è possibile procedere con una nuova gestione”

Pegli, la terrazza degli ex Bagni Roma sul lungomare sarà demolita

La terrazza sul mare e il relativo manufatto degli ormai ex Bagni Roma, nella parte di Ponente del lungomare di Pegli, saranno prossimamente demoliti. La struttura, ormai pericolante, è diventata nel tempo ricettacolo di rifiuti di ogni tipo, molti dei quali terminano direttamente in mare: un problema ambientale, oltre che un bruttissimo vedere, proprio in quella zona di passeggiata pegliese che è stata restaurata di recente.

A dare la notizia della futura demolizione è l’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale, in risposta a una richiesta di aggiornamenti che nelle scorse settimane era stata avanzata dal consigliere comunale e capogruppo di Italia Viva in Sala Rossa, Mauro Avvenente. La missiva di Autorità Portuale porta la firma del segretario generale, Paolo Piacenza: “Viste le condizioni del manufatto, si procederà alla demolizione dello stesso, già inclusa nel primo contratto applicativo delle manutenzioni e prevista entro l’estate”.

Piacenza informa la cittadinanza che i tempi si sono allungati perché erano giunte “due manifestazioni di interesse inerenti il compendio demaniale marittimo ex Bagni Roma. Così questa amministrazione ha dato luogo a una procedura a evidenza pubblica, dal 9 novembre 2021 al 19 dicembre 2021, presso gli albi pretori dei comuni di Genova, Savona e Vado Ligure, dandone notizia anche sulla Gazzetta Ufficiale e su due quotidiani nazionali”.

Ai partecipanti è stato chiesto di “presentare un progetto di ristrutturazione edilizia che dimostrasse la legittimità del manufatto esistente e la conformità dei prospettati interventi con la normativa vigente sotto il profilo architettonico, funzionale e paesaggistico”.

Poi, però, alla scadenza del bando, è arrivato ad Autorità Portuale un solo riscontro, “ma non sufficiente per consentire all’ente di avviare il procedimento amministrativo volto all’assentimento del compendio ai fini di una sua riqualificazione”.

Così, non potendo proseguire con la gara, Autorità Portuale ha scelto la strada della demolizione entro l’estate. Nel testo della sua richiesta, Avvenente ricordava che “la struttura risulta da anni essere in preda al più ruvido degrado, i locali sono in stato di abbandono e sono diventati ulteriormente fatiscenti, e soggetti all’opera inesorabile di erosione da parte del salino e delle onde. Inoltre, i locali sono stati a suo tempo anche dati alle fiamme, creando ulteriori ammaloramenti alla parte strutturale, acuiti inoltre da atti vandalici”.

In più, Avvenente faceva presente che “il tetto di questi locali risulta essere costituito da onduline di eternit che, seppur incapsulato da vernici contenitive, rappresenta pur sempre un materiale che necessita di uno smaltimento in opportune discariche controllate nei tempi più brevi possibili”.

La notizia della demolizione degli ex Bagni Roma è positiva per tutte le persone che hanno a cuore il lungomare di Pegli. Nei giorni scorsi il tema era tornato di stretta attualità grazie anche a un articolo del mensile ‘Il Ponentino’, a firma di Antonello Rivano, che aveva evidenziato, con ricca documentazione fotografica, le moltissime criticità del manufatto.

A riprendere la questione anche il sempre impegnato Comitato Pegli Bene Comune: “In questi anni il nostro Comitato ha inviato numerose e-mail allo scopo di individuare l’ente di competenza alla messa in sicurezza o alla rimozione di quanto rimasto in seguito all’incendio e ai numerosi atti vandalici che hanno reso la struttura pericolante. Ma non solo: il problema può avere un impatto sull’ambiente e sulla salute dei cittadini in quanto il tetto, interamente in eternit, sta iniziando a sfaldarsi in diversi punti. Prima che sia troppo tardi, chiediamo che Autorità di Sistema Portuale, insieme al Demanio Marittimo, si prenda in carico la problematica per risolverla una volta per tutte”. Oggi è arrivata la notizia della demolizione.

Alberto Bruzzone


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