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Sport | 03 maggio 2022, 15:31

"Un Calcio all’Azzardo", sabato il torneo dedicato alla lotta alle dipendenze (Video)

Il 7 maggio sui campi di San Desiderio si svolgerà il torneo quadrangolare che conclude il progetto promosso da Asl 3 e Alisa

"Un Calcio all’Azzardo", sabato il torneo dedicato alla lotta alle dipendenze (Video)

Un torneo di calcio che culminerà con il torneo quadrangolare di sabato 7 maggio sui campi di San Desiderio: questa la conclusione del progetto Un Calcio all’Azzardo”, promosso da Asl 3 con il supporto di Regione Liguria e Alisa nell’ambito del progetto “Game Over - Azzardo Divora”. L’iniziativa, come già il titolo lascia intuire, coinvolge 60 soggetti di diverse età che si possono definire atleti a tutti gli effetti, e che hanno trovato nel gioco del calcio un’occasione di condividere e di socializzare: due mesi di incontri, di allenamenti e di preparazione al torneo, che hanno compreso allenamenti, test, amichevoli, visite medico sportive e un tesseramento con divisa completa per sentirsi completamente squadra. 

Il progetto rientra nelle attività finanziate con il Fondo straordinario del Ministero della Salute, erogato annualmente alle Regioni, per attività di contrasto al gioco d’azzardo. Capofila del progetto è il Ceis Genova che partecipa con una propria squadra, unitamente a quelle di Ser.D Asl3, Cooperativa Ma.Ris e CSM Asl3 di Voltri – Distretto 8. Organizzazione e promozione sono state curate dall’Associazione Stelle nello Sport.

L’esperienza ha coinvolto soggetti in carico al Ser.D, nuovo acronimo di quel che erano i Servizi per le Tossicodipendenze: non si parla più solo di sostanze, ma di dipendenze nel senso più ampio del termine. I giocatori hanno infatti avuto problemi con il gioco d'azzardo, ed è stata offerta la possibilità di provare lo sport e goderne così dei positivi aspetti. Un gioco sano, che permette di fare squadra, condividere un obiettivo e "lavorare" in gruppo per raggiungerlo. Attraverso questa iniziativa vengono anche esaltati i valori dello sport in contrapposizione ai pericoli del gioco d'azzardo, proseguendo nel lavoro già svolto da Stelle nello sport nel 2020 con la campagna "Questo non è un gioco". 

Ai danni del gioco d'azzardo (ossessione e dipendenza, impulsività, distorsione della realtà, disorganizzazione sul lavoro, insonnia, depressione, isolamento sociale, ansia, maggiore propensione all'utilizzo di sostanze stupefacenti o alcol, tendenza alla superstizione) vengono contrapposti i benefici della pratica sportiva ( anteposizione degli obiettivi collettivi a quelli individuali, adattamento agli imprevisti, rispetto delle regole e degli altri, maggiore capacità organizzativa degli impegni quotidiani, regolarizzazione dei ritmi biologici) che generano autostima, aggregazione e integrazione oltre che la prevenzione dei disturbi correlati ad ansia e depressione.

Commenta Ina Maria Hinnenthal, Direttore del Ser.D di Genova: “Abbiamo cambiato l’ultima lettera della sigla di Ser.T perché ci sono sempre più fenomeni di dipendenza a cui stiamo ormai dando risposte da molto tempo, e non c’entrano necessariamente con le sostanze, ma soprattutto i comportamenti: il gioco, la  dipendenza da Internet per esempio. In particolare, in questi anni di lockdown, le persone hanno consumato sostanze anche perché non avevano niente di meglio da fare: creare momenti di sport, di aggregazione e di amicizia e di condivisione migliora le facoltà di stare con altre persone, ed è fondamentale per poter abbandonare gli altri modi di stimolare il centro del piacere del cervello, che viene fortemente stimolato dal gioco d’azzardo” - E prosegue - “Nelle nuove generazioni è fortemente in crescita la dipendenza dagli “schermi”: il cervello in crescita, se stimolato e gratificato da questo tipo di sollecitazioni, crea funzionamenti emotivi diversi.  Il tempo che si trascorre davanti allo schermo non viene utilizzato per sviluppare altre abilità sociali, emotive, con la realtà più plastica, mentre lo schermo ha letteralmente solo due dimensioni. Il Serd adesso si sta occupando in modo ambulatoriale di circa 4.400 persone all’anno. La popolazione più anziana è stabile, ma i numeri dei giovanissimi sono in forte crescita, sia come quantità sia come gravità”.

Sonia Salvini, responsabile scientifico del piano regionale gioco d’azzardo di Alisa, spiega: “Il gioco d’azzardo è una delle dipendenze di cui si occupano i servizi per le dipendenze, è sicuramente un fenomeno recente da un punto di vista della presa in carico dei servizi, ma rispetto al quale si cerca di intervenire perché riguarda fasce d’età nuove, gli over 65 e i giovanissimi, che iniziano con il gaming ma che spesso possono poi andare a sfociare nell’azzardo. Questo torneo si inserisce in una serie di progetti finanziati dal Ministero della Salute dedicati alla  prevenzione, presa in carico e cura dei soggetti che abusano di questo tipo di gioco o che potrebbero diventarne dipendenti. La collaborazione con Stelle delle Sport è ormai radicata, si propongono alternative a comportamenti proponendo giochi che sono davvero giochi. Come emerge dalle ricerche, il periodo di  pandemia ha peggiorato la situazione, sono aumentati i giocatori perché il maggior tempo a disposizione e la maggior prossimità ai dispositivi (legata alla minore possibilità di uscire) hanno portato i giovani a giocare molto di più, soprattutto a giochi che magari non sono d’azzardo ma che seguono le stesse modalità e portano poi ad avvicinarsi in maniera più facile. Sono circa 400 soggetti in carico ai servizi per gioco d’azzardo patologico, quindi già cronicizzati, è un problema che spesso nasce in seguito a indebitamento o perdita del lavoro”.  

Queste le squadre in campo: Ceis Genova (biancoblu) allenato da Franco Bobba e Maurizio De Venuto, Ma. Ris. (rossoblu) allenato da Matteo Gradorio e Gianni Polese, Asl 3 I velox (biancorossi) allenati da Stefano Nessi e Carlos Toala, Asl 3 I telepass (gialloblu) allenati da Fabrizio Vignolo. 

Il programma prevede nella mattinata di sabato le due semifinali (ore 10:00 e 11:15). Poi il pranzo per tutti i protagonisti e, nel pomeriggio, la finale per il 3° posto alle 14:30 e la finalissima alle ore 15:45, cui seguiranno le premiazioni di tutti i partecipanti. A dirigere le gare gli arbitri del Csi. Alla premiazione finale parteciperanno anche due “legend” rossoblucerchiate del calibro di Claudio Onofri e Enrico Nicolini. L’assistenza per tutta la giornata sarà curata dalla Croce Bianca di San Desiderio.

Chiara Orsetti

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