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Economia | 20 maggio 2022, 15:25

14 miliardi di investimenti per la Liguria, al via i lavori per il tunnel subportuale nel 2023

Durante il convegno a Palazzo della Borsa sulla situazione delle infrastrutture è stato fatto il punto sulla realizzazione delle grandi opere previste per la nostra Regione

14 miliardi di investimenti per la Liguria, al via i lavori per il tunnel subportuale nel 2023

Mobilità, ambiente e sicurezza: queste le tre parole chiave su cui si è fondata l’analisi della situazione infrastrutture in Liguria nel convegno che questa mattina si è svolto a Palazzo della Borsa, alla presenza dei rappresentati istituzionali del territorio, dei rappresentanti delle sigle sindacali e dei commissari alle grandi opere, oltre che dell'amministratore delegato del gruppo Webuild Pietro Salini e di Autostrade per l’Italia Roberto Tomasi.  

14 miliardi di investimenti sono previsti per la realizzazione delle infrastrutture in Liguria, tra cantieri già in corso e nuove realizzazioni. L’importo è il risultato di 1 miliardo di euro per interventi su infrastrutture, difesa del suolo e Protezione civile della Regione Liguria; 2,8 miliardi di euro per gli investimenti legati al Pnrr e alla realizzazione della nuova Diga di Genova; 8 miliardi di euro per le opere di Rfi per tra Terzo Valico, nodo ferroviario, nodo del Campasso, raddoppio della tratta nel ponente ligure e la Pontremolese nello spezzino; il piano di Anas per le Aurelie Bis, in parte già realizzate, a cui si aggiungono tutti gli interventi sulle strade ex provinciali, per un totale di 2,45 miliardi di euro. 

Le infrastrutture per la Liguria sono tutto - spiega Giovanni Toti nel suo intervento - significano competitività peri nostri porti, per le imprese del Nord Ovest e dell’Italia intera. Significano accessibilità turistica e possibilità per le imprese di insediarsi nel nostro territorio”. Si tratta di opere di fondamentale importanza, come “il Terzo Valico, la nuova Diga, le nuove banchine in porto, l’ultimo miglio dei binari del passante di Genova e ancora la nuova aerostazione, il raddoppio ferroviario a ponente, la Pontremolese, la nuova stazione croceristica a Genova e a SpeziaSono lavori enormi che renderanno la Liguria una delle regioni più competitive d’Italia nei prossimi 4/5 anni”. E conclude con un commento sulla partenza dei lavori sulla Gronda: “Le rassicurazioni del ministro Giovannini mi auguro siano davvero il viatico, abbiamo già effettuato gli espropri per far partire i cantieri preliminari e come Regione siamo sulla linea di partenza in attesa degli altri. Dopo 15 anni non azzardo previsioni sulla partenza, ma credo che con il passaggio di Aspi nelle mani di Cdp vi siano tutti i presupposti”.

Le infrastrutture per Regione Liguria negli ultimi anni sono diventati una priorità assoluta – ha spiegato l’assessore alle Infrastrutture Giacomo Giampredone- perché parliamo di opere fondamentali per una terra stretta fra il mare da un lato e i monti dall’altro. Ci siano quindi ritrovati a lavorare in primis alla realizzazione e la messa in sicurezza di strade, autostrade, ferrovie e opere portuali per favorire la mobilità di persone, lavoratori e merci ma contemporaneamente abbiamo portato avanti anche il grande progetto della Ciclovia Tirrenica per uno sviluppo sostenibile ma che sarà in grado di offrire un ulteriore impulso turistico alla Liguria. La difesa del suolo ma anche l’aumento della resilienza del territorio sono diventate altre opere prioritarie, non solo intervenendo sui problemi causati da un’emergenza, ma promuovendo lavori in grado di rafforzare il territorio ed evitare ulteriori danni in futuro”.

Abbiamo le autorità locali, e in particolar modo il sindaco, che ci spingono per poter aprire le attività per il tunnel subportuale per gennaio 2023 - afferma Roberto Tomasi, Amministratore delegato di Asdi - si tratta di un’opera avveniristica di livello internazionale e cambierà la mobilità in città, e abbiamo le competenze e le capacità per poterla realizzare”. Tema caldo è quello della presenza dei cantieri sulle autostrade della regione, che ormai da mesi stanno rendendo difficile la vita degli automobilisti: “Comprendiamo l’importanza di modulare gli interventi di ammodernamento necessari sulla base delle complicazioni di trasporto. La Liguria per noi è una palestra per comprendere la nostra capacità di esser vicini gli utenti che, tutti i giorni, hanno queste difficoltà”.  

Per vedere l’inizio dei lavori della Gronda, per Tomasi la situazione è molto chiara: “A fine maggio emetteremo la relazione sulla validità del progetto. Poi ci sono due fattori fondamentali, “il decreto aiuti”, da un lato, che ci dà la possibilità di aggiornare i prezzi coerentemente alla situazione di mercato. In secondo luogo, a fine giugno presenteremo la validazione tecnica del progetto. A questo punto credo che ci siano tutte le condizioni per partire. Potremmo aprire i cantieri della Gronda a settembre di quest'anno".

Chiara Orsetti

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