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Politica | 20 maggio 2022, 11:49

Malati psichici gravi, Borchi e De Martini: "Chiediamo revisione della legge Basaglia"

Per i candidati bisogna rivedere la legge che "non tutela il malato, lasciando che diventi pericoloso per sé e per gli altri"

Malati psichici gravi, Borchi e De Martini: "Chiediamo revisione della legge Basaglia"

Continua il dibattito sui malati psichici gravi.

A intervenire sono i candidati Ubardo Borchi, responsabile della sanità in Liguria per "Noi con l'Italia" e l'onorevole Susy De Martini, medico e fresca di nomina come consulente del ministero della Salute, candidata nella lista civica "Vince Genova" in appoggio al sindaco Bucci.

"Purtroppo i susseguirsi di delitti e violenze, compiuti da malati psichici anche di recente nella nostra città,  devono farci riflettere: per cercare di interrompere questa triste catena occorre una riforma della legge Basaglia, che eviti all'ammalato – perchè di questo si tratta – di compiere atti che distruggono la vita altrui,  ma anche la propria, irrimediabilmente". E' quanto dichiara Ubaldo Borchi, responsabile della sanità in Liguria per “Noi con l'Italia”.

 

"Alla proposta di riforma sta lavorando attivamente l'onorevole Susy De Martini, medico, di recente nominata consulente del ministero della Salute, e con la quale portiamo avanti una stretta collaborazione”, ha ribadito Borchi che da molti anni opera nel settore sociosanitario e assistenziale.

“Sono certo che anche in questo caso la collaborazione con l'onorevole porterà ad ottimi risultati”

 

“Sto lavorando ad una proposta che presenterò nei prossimi giorni.  - spiega De Martini – E' necessario reintrodurre il criterio di pericolosità sociale che prima della Basaglia veniva segnalato dal medico curante”. Puntualizza il consulente del ministero: “Attenzione: reintrodurre il criterio di pericolosità non significa certo fare il male del paziente, ma tutelare gli altri e lui stesso da possibili gesti incontrollati che sono poi soggetti al codice penale, non lo dimentichiamo. Chi commette un  delitto non fa male soltanto alle vittime, ma finisce per distruggere irrimediabilmente anche la sua vita”. 

Puntualizza: “Riformare la legge Basaglia non significa certo riaprire i vecchi manicomi. E' stata una cosa sacrosanta chiuderli. Le vecchie strutture sono state chiuse, ma la malattia mentale purtroppo resta e va curata.  Sono necessarie moderne strutture, capaci di garantire accoglienza e cura: un Paese civile non esclude nessuno. Occorre ridare dignità ai malati psichici”. 

I.P.E.


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