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Innovazione | 07 giugno 2022, 16:38

Dal 2024 tutti i dispositivi elettronici venduti in Europa dovranno avere lo stesso caricabatterie

Lo hanno stabilito i rappresentanti del Parlamento e del Consiglio Europeo che hanno deciso di uniformare i dispositivi di ricarica, nonostante le resistenze di Apple

Dal 2024 tutti i dispositivi elettronici venduti in Europa dovranno avere lo stesso caricabatterie

Dal 2024 tutti i dispositivi elettronici in Europa dovranno essere equipaggiati con una porta USB-C per la ricarica. Lo hanno stabilito i rappresentanti del Parlamento e del Consiglio Europeo che hanno deciso di uniformare i dispositivi di ricarica, nonostante le resistenze di Apple, che utilizza porte ad hoc brevettate dalla multinazionale di Cupertino che si è appellata senza successo al diritto all'innovazione tecnologica.

La misura prevede che dovranno essere muniti di porta type C tutti i dispositivi come smartphone, tablet, fotocamere, e-reader e cuffie, mentre per i computer portatili ci sarà più tempo per adeguarsi alla normativa che, secondo la Commissione Europea farà risparmiare circa 250 milioni di euro ai consumatori, evitando 11 mila tonnellate di rifiuti tecnologici all'anno.

In autunno il Parlamento e il Consiglio dovranno approvare definitivamente l'accordo, dopodiché le aziende avranno 24 mesi per rispettare la direttiva.

 “Bene il caricabatterie unico, un risultato per il quale esprimiamo tutti soddisfazione, nell’interesse primario dei consumatori - ha dichiarato Marco Campomenosi, capo delegazione della Lega, relatore ombra del provvedimento - L’accordo trovato è il punto di arrivo di un percorso troppo lungo, durato 10 anni, in cui abbiamo assistito al faticoso processo di standardizzazione dei dispositivi di ricarica. Dopo un decennio, giusto l’intervento del legislatore europeo in un’ottica di convenienza e praticità per i consumatori. Senza trionfalismi, ci auguriamo che questo non sia il principale risultato prodotto dal semestre di presidenza Macron. Ora auspichiamo la stessa determinazione e celerità vista negli ultimi mesi sia applicata dall’Ue anche su provvedimenti di maggiore urgenza per le nostre imprese, per i lavoratori e per le famiglie”.

Redazione

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