Questa mattina in Commissione regionale Cgil Genova e Liguria, Filt e Fillea hanno rappresentato le proprie preoccupazioni circa la difficile situazione nella quale si è venuta a trovare la realizzazione della nuova diga foranea del Porto di Genova e delle possibili conseguenze di tale situazione su sviluppo e occupazione.
Essendo una delle principali opere marittime, forse la più importante costruita in Italia, la Cgil condivide la necessità di un momento di riflessione sulla sua realizzazione, sui costi, sui tempi e su tutto quanto occorre affinchè la sua realizzazione risponda al meglio alle necessità del Paese. Ma questo non deve pregiudicarne in alcun modo il suo compimento.
L’opera consentirà al Porto di essere competitivo con gli scali del Nord Europa in termini di capacità di movimentazione di merci e persone, porterà nuova occupazione e occasioni di sviluppo per il territorio. La sua realizzazione darebbe anche piena efficacia alle altre grandi opere come il Terzo valico o il Nodo ferroviario di Genova, solo per citarne alcune.
Vista la sua importanza quindi è fondamentale che si trovino tutti gli strumenti necessari alla sua realizzazione, compreso lo svincolo dalle scadenze temporali previste dal bando per il 2026 da conseguire anche attraverso la modifica e l’aumento delle fonti di finanziamento.
La Cgil è pronta al confronto sulle questioni relative all’occupazione, a vigilare su quelle legate alla sicurezza durante la realizzazione dell’opera e la successiva gestione e sostiene ogni percorso sostenibile che agevoli la ripresa economica e la buona occupazione del territorio.