In piazza Cavour ancora oggi si può trovare quella che da tutti viene comunemente chiamata Casa del Boia.
Un edificio risalente all'XI o XII secolo che doveva sicuramente apparire più ampio rispetto alla porzione di casa che è arrivata fino a noi.
La Casa del Boia viene identificata così secondo la tradizione popolare: qui, infatti, sembrava abitare l'esecutore dei condannati alla pena capitale.
Lungo piazza Cavour transitavano i condannati a morte diretti al patibolo, sistemato al Molo.
Una processione che veniva accompagnata da due ali di folla: i cittadini, infatti, avevano l'usanza di disporsi lungo la strada incitando il boia a compiere il propri dovere e fare giustizia.
E così si arrivava fino al Molo dove i condannati venivano uccisi con un colpo d'ascia ben assestato.
Ma il lamento dei condannati sembra essere arrivato fino a noi.
Oggi, infatti, c'è ancora chi dice di aver distintamente udito i lamenti delle anime dei condannati a morte, uccisi poco distante, che ancora vagano in cerca di pace passando per piazza Cavour
E voi, li avete mai sentiti?