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Eventi | 27 settembre 2022, 17:23

Monte Ramaceto e dintorni protagonisti di un convegno di archeologia e storia ambientale

Sabato alla società economica di Chiavari si terrà un convegno proprio sul monte nell'entroterra di Chiavari

Monte Ramaceto e dintorni protagonisti di un convegno di archeologia e storia ambientale

iI monte Ramaceto, nell’entroterra chiavarese, sarà oggetto del Convegno di archeologia e storia ambientale in programma alla Società Economica di Chiavari nel pomeriggio di sabato 1° ottobre con inizio alle 14,30. 

 

In questi ultimi anni sulle sue pendici e nelle aree circostanti sono state fatte numerose scoperte che hanno richiamato l’attenzione degli studiosi. Due in particolare hanno un grandissimo valore sul piano della conoscenza del territorio: il cippo confinario del secondo secolo dopo Cristo che delimitava, sul versante della Val d’Aveto, un latifondo di proprietà imperiale, e il masso di Cichero, la cosiddetta “Pria scritta”, con incise le dediche a Giove, unico esempio in Liguria. 

 

Ma c’è anche il ritrovamento di una punta di freccia in diaspro persa alcune migliaia di anni fa da un cacciatore del Neolitico durante una battuta sul monte, e vi sono le ricerche  dell’Università inglese di Reading nell’area palustre dei Prati di Cichero, dai cui carotaggi si è venuti a conoscere, con l’esame dei pollini, quale fosse nel corso dei secoli la copertura vegetale della zona. Un argomento, questo, che sarà trattato anche in altri interventi sia per dare una datazione attraverso l’esame dei campioni con il Carbonio 14 sia per mettere in risalto le peculiarità ambientali di questo vasto comprensorio montano che sta svelando i suoi segreti. 

 

Non mancheranno, per concludere il Convegno, organizzato congiuntamente dalla Sezione “Tigullia” dell’Istituto Internazionale di Studi Liguri e dalla Società Economica con l’apporto del Centro Culturale del Lascito Cuneo di Calvari, due relazioni che contribuiranno a dimostrare, anche se ormai non ce n’è bisogno, la grande importanza della “Pria scritta” per il suo carattere cultuale riferibile non solamente al “padre degli dei” ma anche a una divinità locale di cui si conoscono appena le iniziali di un nome (AVI…) sul quale gli studiosi stanno facendo ipotesi.

Redazione

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