Nella serata della visita, quanto mai sgradita, di Massimo Ferrero a Marassi e delle inevitabili conseguenze da questa generate diventa difficile parlare di calcio giocato, la cronaca sportiva però lo impone. E allora non resta che annotare l'ennesima sconfitta stagionale della Sampdoria, la prima con Dejan Stankovic come allenatore, contro una Roma capace di costruire il proprio successo su un rigore trasformato da Lorenzo Pellegrini quando erano passati appena quattro minuti dal fischio d'inizio.
Fatale ai blucerchiati un tocco di mano di Ferrari ravvisato dal VAR, dopodiché non è bastato l'impegno messo sul campo da Bereszyński e compagni. Non è di certo stata una serata di calcio spettacolo, ma poco importa quando la classifica richiede punti e non complimenti, certezze e non apparenze. Da una parte la Roma incassa il bottino pieno legittimandolo con qualche occasione per il raddoppio (bravo Audero a negarlo), dall'altra la Samp rimane ferma a quota 3 in una situazione avvilente non solo per la classifica, che di fatto è una conseguenza di problemi collocati ben più in alto che in un rettangolo da gioco.
Giovedì con l'Ascoli in coppa Italia un test per tornare quanto meno a sorridere, lunedì prossimo a Cremona una sfida da non fallire: questo il futuro prossimo di una Samp in costante attesa di notizie sul fronte societario.