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Attualità | 23 marzo 2023, 14:32

Disabilità visiva, al via il progetto AD’AGIO per una vita più autonoma e indipendente degli anziani

Tecnologie digitali con applicazioni domotiche, adeguamenti ambientali e strategie riabilitative sono le tre dimensioni del progetto proposto dalla rete di imprese PENELOPE e finanziato dal Comune di Genova con il progetto “ZIP – Zena Innovative People”.

Disabilità visiva, al via il progetto AD’AGIO per una vita più autonoma e indipendente degli anziani

Accompagnare le persone anziane con disabilità visiva o vista fragile a una vita quotidiana autonoma e indipendente, grazie all’impiego delle nuove tecnologie e all’adozione di protocolli abitativi e riabilitativi domiciliari: è questo l’obiettivo del progetto AD’AGIO, avviato dalla rete di imprese PENELOPE - costituita da Teseo e Fondazione David Chiossone in collaborazione con il Dipartimento Architettura e Design dell’Università degli Studi di Genova e Humana Vox – e finanziato dal Comune di Genova con il progetto “ZIP – Zena Innovative People”.

Applicazioni digitali e domotiche, adeguamenti ambientali e strategie riabilitative, adattabili a tutte le situazioni abitative, sono le tre dimensioni del progetto, pensato per rispondere concretamente ai bisogni di un’ampia fascia di cittadinanza. Si calcola infatti che sul territorio genovese ci siano circa 35mila anziani over 75 che vivono soli, l’8,7 % dei quali si stima siano già ipovedenti. 

È proprio da un’analisi dei bisogni attraverso focus group di target significativi che è partito il progetto AD’AGIO, con l’obiettivo di sviluppare un efficace protocollo di intervento, grazie alla collaborazione tra architetti e designer, terapisti della riabilitazione della disabilità visiva ed esperti di Artificial Intelligence e soluzioni di Ambient Assisted Living.

Oggi AD’AGIO entra nella sua fase di sperimentazione di riabilitazione alle attività del quotidiano in un’abitazione di simulazione appositamente allestita. Saranno 30 le persone diversamente coinvolte nelle fasi di sperimentazione dei protocolli, volontari reclutati tra coloro che già hanno lunga esperienza e quelli che più recentemente affrontano una importante riduzione della vista, che vorranno valutare le soluzioni proposte anche in termini di gradimento e fruibilità. Le prove di valutazione consisteranno in semplici azioni di vita quotidiana, testate sia nella casa modello che presso la propria abitazione.

Primo passo del protocollo AD’AGIO è la valutazione delle abitazioni delle persone con fragilità, per proporre gli opportuni adeguamenti ambientali per la sicurezza e l’usabilità di spazi e arredi e le relativestrategie riabilitative di adattamento personale, definiti in coprogettazione tra Fondazione Chiossone e Dipartimento Architettura e Design dell’Università di Genova. In questo contesto si inserisce poi l’assistente domiciliare Penny, piattaforma digitale realizzata da Teseo e integrata con Humana Vox, in grado di riunire in un unico strumento, interoperabile con sintesi vocale, le principali funzioni tecnologiche richieste dalle persone con disabilità visiva: monitorare lo stato di salute e benessere, rispondere a componenti di sicurezza, fornire supporto nella perdita delle funzioni generali legate al processo di invecchiamento, come la memoria, e allertare i caregiver in caso di emergenza, come il rilevamento di una caduta. AD’AGIO propone così una soluzione completa per supportare la persona anziana che vive sola e affronta le fragilità tipiche della terza età e della disabilità visiva: un percorso concreto per la gestione della casa, la sicurezza e la salute personale.

“Attraverso il lavoro di rete tra realtà complementari per competenze ed esperienze, stiamo mettendo a punto un modello di intervento allargato e strutturato in grado di soddisfare la crescente domanda di servizi sociali, sanitari e assistenziali di cui usufruire a domicilio, in remoto o in modalità digitale e attraverso metodi e tecnologie innovative” commenta Simone Torretta, direttore della Fondazione David Chiossone e presidente della rete di imprese Penelope. “In particolare, la Fondazione David Chiossone ha messo a beneficio del progetto la sua storica esperienza nella riabilitazione visiva in tutte le fasce d’età e il suo approccio da sempre orientato a rispondere ai bisogni del suo territorio di riferimento”. 

“Grazie al solido background nell’ambito dell’Ambient Assisted Living e alla collaborazione con l’Università di Genova di cui è spin-off, Teseo ha sviluppato Kibi, soluzione espressamente dedicata all’assistenza di fragili e longevi. Pensato non soltanto per migliorare la loro vita quotidiana e favorire la vita indipendente, ma anche per supportare chi si prende cura di loro ogni giorno, Kibi ingloba il meglio delle tecnologie di Intelligenza Artificiale ed è parte integrante dell’assistente domiciliare Penny” commenta Renato Zaccaria, CEO di Teseo e professore onorario dell’Università di Genova. “Teseo contribuisce alla realizzazione di questo progetto ambizioso mettendo a disposizione le proprie tecnologie e conoscenze per rispondere ai bisogni concreti di questa fascia di popolazione in maniera non invasiva e nel pieno rispetto della privacy.”  

“Il gruppo di ricerca sta lavorando allo sviluppo di un protocollo per l’adeguamento dell’ambiente domestico alle necessità di utenti senior ipovedenti o non vedenti” spiega Niccolò Casiddu, Direttore del Dipartimento Architettura e Design di Genova. “Nello specifico, il gruppo sta elaborando un sistema a supporto della figura del riabilitatore di disabilità visiva che si reca al domicilio per un sopralluogo. Esso raccoglierà criteri standardizzati – ambientali e comportamentali - per valutare e intervenire opportunamente negli spazi di vita dell’anziano fragile”.

“Coniugare la risposta ai nuovi bisogni della nostra società con le opportunità d’impresa è una formula che come amministrazione sosteniamo con convinzione, nell’ottica di un sempre più efficace matching di sviluppo economico, di innovazione e di offerta sociale – spiega l’assessore allo Sviluppo economico Mario Mascia – il progetto della rete Penelope rientra tra i nove vincitori del bando Zip, lanciato dal Comune di Genova un anno fa e che andremo a presentare la prossima settimana. Un bando che ha saputo far emergere idee e attivare processi di valorizzazione dell’economia urbana e di rivitalizzazione del tessuto economico locale, post pandemia, anche in chiave occupazionale”.

Il progetto AD’AGIO, finanziato dal Comune di Genova con il progetto “ZIP – Zena Innovative People” nell’ambito della risposta dell’Unione Europea alla pandemia di COVID-19, è cofinanziato dall’Unione Europea | Fondi Strutturali di Investimento Europei | Programma Operativo Città Metropolitane 2014-2020.

Redazione

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