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Economia | 27 marzo 2023, 17:47

Come funziona il recupero dati dischi Raid

Non è così semplice provvedere al recupero dati su Raid

Come funziona il recupero dati dischi Raid

Non è così semplice provvedere al recupero dati su Raid, un intervento il cui livello di complessità in ogni caso è legato sia alle caratteristiche del danneggiamento che alla tipologia di infrastruttura. Il Raid è un sistema di installazione raggruppata di diversi dischi rigidi su un unico computer: Raid è l’acronimo di Redundant Array of Independent Disks, cioè insieme ridondante di dischi indipendenti, e fa sì che i diversi hard disk siano visualizzati come un volume di archiviazione di dati unico.

I vantaggi del sistema Raid

Prima di capire come funziona il recupero dati su dischi Raid, analizziamo i benefici che scaturiscono da questo tipo di sistema: in primis le prestazioni migliori, ma anche un aumento della capacità di archiviazione e livelli più elevati di affidabilità e di resistenza. Uno o più hard disk, infatti, possono essere sostituiti senza che il funzionamento del sistema venga interrotto. Raid 0, Raid 1 e Raid 5 sono alcuni dei livelli di Raid più comuni.

Le caratteristiche del livello Raid 0

Con il Raid 0, i dati vengono divisi in maniera omogenea fra due dischi rigidi (o anche più di due), senza che vi siano informazioni di ridondanza o di parità. Questo livello permette di incrementare le prestazioni, con riferimento in particolare alla velocità di lettura e di scrittura dei dati, ma è contraddistinto da un punto debole abbastanza significativo, per colpa del quale la dicitura Raid è da ritenersi addirittura non idonea. Nel caso in cui, per colpa di un danneggiamento o di un guasto, venga meno un disco rigido, il sistema non permette di usare i dischi hot spare, cioè i dischi rigidi di ricambio che il sistema riconosce.

Livello Raid 1: i vantaggi e gli svantaggi

Per quel che riguarda il livello Raid 1, invece, il sistema è contraddistinto da standard di sicurezza più elevati per ciò che riguarda la conservazione dei dati. Infatti il Raid 1 conserva su almeno due hard disk una copia integrale di tutti i dati. Così, nel caso in cui un componente non funzioni più per colpa di un danneggiamento o di un guasto, almeno sul secondo hard disk si ha a disposizione una copia dei dati. C’è però un punto debole del Raid 1 nel confronto con il Raid 0, dal momento che la velocità di scrittura è più bassa, corrispondente a quella del disco meno veloce di tutto il sistema.

La diffusione del livello Raid 5

Tra le soluzioni più popolari e diffuse c’è il livello Raid 5, che può essere usato tanto su server quanto su controller raid che sono installati su Nas o storage di rete. Tale configurazione prevede una suddivisione dei dati in relazione al blocco, con i diversi dischi rigidi che formano il sistema protagonisti di una distribuzione di parità. In più il Raid 5 viene utilizzato da tutti i server o sistemi Nas che hanno almeno 4 dischi rigidi, sia Scsi, Sata o Sas. I benefici che derivano da tale configurazione riguardano la possibilità di utilizzare la distribuzione di parità per ripristinare i dati non più accessibili; inoltre le scritture risultano velocizzate in proporzione al sistema Raid precedente. Certo, il lato negativo della medaglia è che la parità impone una velocità inferiore rispetto a quel che avviene, per esempio, con un sistema Raid 0.

Perché nei dischi Raid ci può essere perdita di dati

Un sistema Raid può essere caratterizzato da problemi di varia natura: un guasto meccanico, una rebuild errata o un errore umano, come per esempio una sovrascrittura o una formattazione. In altri casi i problemi possono essere correlati a un danneggiamento provocato da acqua, fuoco o un altro agente esterno, oppure a problemi di alimentazione, come la mancanza di corrente o gli sbalzi di tensione. Il problema è che un sistema Raid danneggiato può comportare una perdita dei dati, in presenza della quale è necessario attuare delle operazioni di recupero.

Perdita dati: chi contattare

Come fare, dunque, in presenza di un problema di perdita dati? Il consiglio è di rivolgersi agli specialisti di Centro Recupero Dati Roma, il primo centro della Capitale dotato di camera bianca, attivo dal 1982 e presente sia a Roma Nomentana che a Roma Eur.

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