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Politica | 18 aprile 2023, 12:48

Modifiche al PUC, la minoranza annuncia battaglia in consiglio: "La giunta ritiri la pratica"

L'opposizione tenterà di convincere l'aula a ritirare il testo licenziato dalla giunta su proposta dell'assessore all'urbanistica Mario Mascia

Modifiche al PUC, la minoranza annuncia battaglia in consiglio: "La giunta ritiri la pratica"

Si preannuncia battaglia questo pomeriggio in consiglio comunale, dove dalle 15 partirà la discussione sulle modifiche al Piano Urbanistico Comunale (PUC) approvato la scorsa settimana in giunta. Tra emendamenti, questioni di pregiudizialità e richieste di sospensiva, l'opposizione tenterà di convincere l'aula a ritirare il testo licenziato dalla giunta su proposta dell'assessore all'urbanistica Mario Mascia.

Già ieri il Movimento 5 Stelle nel corso di una conferenza stampa aveva annunciato la presentazione di una richiesta di sospensiva “sia perché – hanno dichiarato - è mancato un percorso condiviso, sia perché ne rigettiamo in toto i contenuti. La delibera peraltro non è nemmeno emendabile, essendo in contrasto con le normative europee, nazionali e regionali. Stiamo anche valutando, con i nostri legali, un ricorso”.

Anche il Partito Democratico ha presentato una richiesta di sospensiva contestando il fatto che la delibera proposta al consiglio “si configurerebbe come una variante della legge urbanistica comunale”. I consiglieri del Pd stanno inoltre preparando un ordine del giorno e emendamenti alla pratica.

I numerosi punti di intervento suggeriti – scrivono i Dem in una nota - andrebbero, di fatto, a ridisegnare la pianificazione urbana e a stravolgerne i principi ispiratori. Se una revisione generale del Puc sarebbe a distanza di anni dalla sua elaborazione auspicabile, è importate che ciò venga fatto seguendo i passaggi necessari e facendo sì che essa si ispiri ad una visione urbanistica complessiva. L’impressione è che, invece, da anni l’amministrazione Bucci stia procedendo con varianti messe a punto solo per esigenze esterne e che manchi di questa visione”.

Richiesta di sospensiva avanzata anche dalla lista Rossoverde, mentre il capogruppo di 'Uniti per la Costituzione' Mattia Crucioli ha annunciato che in aula solleverà la questione di pregiudizialità. “Tale deliberazione – scrive Crucioli - è in violazione della legge regionale, in quanto prevede erroneamente di applicare la procedura semplificata prevista dall'articolo 43 della l.r. 36/1997 e non è corredata dal Rapporto Preliminare per la Verifica di assoggettabilità alla VAS che deve contenere i dati necessari alla verifica degli impatti significativi sull'ambiente connessi alle modifiche proposte.

Chiederemo quindi di non ammettere la deliberazione al voto e di considerare decaduto l'argomento in oggetto. In caso questa richiesta fosse respinta, presenteremo in seconda istanza una richiesta di sospensiva della votazione, chiedendo di rinviare ad altra data la discussione e la votazione. Considerando che la deliberazione è stata portata a conoscenza dei Consiglieri Comunali soltanto pochi giorni fa, durante la Commissione del 13 aprile, ci pare che la calendarizzazione del voto eccessivamente ravvicinata sia segnale di una volontà di impedire un'adeguata e approfondita disamina, a nostro avviso fondamentale data la portata e la complessità delle modifiche che la Giunta vorrebbe apportare al PUC”.

In particolare, - conclude Crucioli -  già durante la Commissione, abbiamo espresso perplessità riguardo l'eccessivo aumento di discrezionalità che verrebbe concessa agli uffici comunali nel vagliare i progetti e contestato diversi aspetti puntuali, come ad esempio demolizioni e superfici da ricostruire, per le quali si vorrebbe far decadere i vincoli che impongono di mantenere la stessa destinazione d'uso, aprendo quindi la possibilità di demolire capannoni artigianali per ampliare, ad esempio, appartamenti”.

La minoranza per ora va dunque in ordine sparso, ma i capigruppo stanno lavorando per la presentazione di un'unica richiesta di sospensiva, anche perché al momento l'unica ammissibile al momento sarebbe quella del Pd perché è stata sottoscritta da più di tre consiglieri comunali, come previsto dall'art. 17 del regolamento del Consiglio Comunale.

L'assessore all'urbanistica Mario Mascia aveva presentato le modifiche al PUC garantendo che potranno "portare a una vera a propria rivoluzione green, attraverso la quale innestare veri e propri spazi e corridoi ecologici nel tessuto urbano. Con queste modifiche si rinsalda anche la collaborazione tra pubblico e privato e si va a semplificare anche la situazione dei plessi scolastici che potranno traguardare gli obiettivi del Pnrr".   

Con queste modifiche – aveva dichiarato Mascia - si avrà un ampliamento del quadro degli interventi riconducibili alle opere di urbanizzazione secondaria, prevedendo anche la de-pavimentazione di aree pubbliche, per consentire il miglioramento del contro delle acque meteoriche, anche prevedendo la sostituzione del cemento e dell’asfalto con aree verdi.

Inoltre, si avrà una incentivazione alla riqualificazione degli spazi urbani pubblici esistenti proponendo una alternativa alla monetizzazione con riferimento alle aree all’interno delle aree all’intorno di quelle interessate dall’intervento privato progettato e a servizio del municipio di riferimento e di quello immediatamente confinante.

Anche gli impianti sportivi sono interessati dalle modifiche con la riconduzione alla definizione di 'manufatto diverso dagli edifici' la realizzazione di interventi (coperture di impianti sportivi e volumi destinati a spogliatoio) funzionali e connessi all’esercizio di attività sportive, al fine di favorirne lo sviluppo e la fruizione, anche nella stagione invernale in tutti gli ambiti destinati a servizi pubblici e privati.

Vengono altresì introdotte, alla voce 'Perequazione urbanistica', misure corrispondenti all’obiettivo 'Piano a bilancio 0' per quanto riguarda la funzione residenziale, prevedendo che la superficie agibile accantonata possa essere utilizzata secondo parametri di conversione stabiliti.

Altra introduzione è quella di 'Polo urbano', ovvero un’area dove si svolge, in forma ottimizzata, una aggregazione di attività omogenee riconducibili a servizi pubblici e di uso pubblico, tale da costituire un’attrazione a livello cittadino per le sue dotazioni, anche per le innovative caratteristiche che lo contraddistinguono. Per l’accesso al contributo di costruzione viene prevista la presentazione di misure per il contenimento dei consumi idrici e per la mitigazione ambientale.

Sarà consentita la riconversione e utilizzo di immobili in tutto o in parte già destinati a servizi pubblici ma nel frattempo dismessi e non riutilizzati per tale funzione, secondo specifiche modalità e criteri. Per quanto riguarda i parcheggi, invece, viene introdotto un paragrafo che stabilisce che nelle aree interessate dovrà compiersi un’opera di riqualificazione attraverso la piantumazione di arbusti che garantiscano una forma di mitigazione contro le ondate di calore.

Importanti modifiche poi riguardo alle scuole che vengono esonerate in ottemperanze alle disposizioni ministeriali dell’Unità di missione PNRR, e alla luce del fatto che la maggior parte delle scuole genovesi si trova all’interno di edifici storici che per loro natura e caratteristiche architettoniche non possono essere né modificati né adattati.

In ultimo, tenuto conto che il rischio di abbandono e sottoutilizzo e particolarmente rilevante in riferimento ai complessi edilizi religiosi, si introduce una misura di semplificazione attuativa che preveda la riconversione a funzione residenziale di porzioni di edifici destinati a servizi, con l’obbligo di mantenere la superficie a servizio pubblico rilevata dal Puc e a destinare a ERS, per la locazione a canone moderato per almeno 15 annui, il 50% della superficie agibile residenziale; in alternativa alla destinazione di alloggi ERS, viene introdotta la possibilità di monetizzare secondo specifici criteri economici
”.

Francesco Li Noce


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