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Economia | 20 aprile 2023, 15:31

Previdenza complementare, gli esperti Bper parlano alle aziende genovesi (video)

Gli esperti di BPER e Arca hanno infine toccato il tema dei vantaggi fiscali concessi dalla normativa alle aziende

Previdenza complementare, gli esperti Bper parlano alle aziende genovesi (video)

Inflazione, costi e oneri previsti: quanto incide sulle imprese il Tfr lasciato in azienda? Questo e altri temi sono stati affrontati nel corso dell’evento, organizzato da BPER Banca e Arca Fondi Sgr, che si è tenuto ieri pomeriggio a Genova, presso la sede della banca in via Cassa di Risparmio.

Durante l’incontro, a cui hanno partecipato numerosi imprenditori e responsabili delle risorse umane di aziende private locali e provinciali, sono state evidenziate le modalità di ottimizzazione della gestione del Tfr attraverso l’adesione dei dipendenti alla previdenza complementare. È stata inoltre sottolineata l’importanza e la necessità per il dipendente di dotarsi volontariamente di un supporto da affiancare alla previdenza obbligatoria. Infatti, nonostante svolga un ruolo centrale nell’integrare la previdenza di base e nel garantire, al termine della vita lavorativa, un dignitoso tenore di vita agli aderenti, la previdenza complementare è, a differenza dei paesi anglosassoni, tutt’oggi poco conosciuta e utilizzata dal tessuto sociale nazionale. 

Gli esperti di BPER e Arca hanno infine toccato il tema dei vantaggi fiscali concessi dalla normativa alle aziende che propongono ai propri dipendenti una forma previdenziale complementare. 

Per supportare le sempre maggiori esigenze della clientela, inserite all’interno di un contesto normativo e sociale in continua evoluzione, il Gruppo BPER Banca ha creato un’apposita struttura dedicata alla previdenza complementare che, da oltre un anno, opera al fianco delle aziende e dei dipendenti. 

Grazie alla partnership strategica con Arca Fondi Sgr, il Gruppo offre ai propri clienti “Arca Previdenza”, il più grande fondo pensione aperto in Italia, con un patrimonio di oltre 4,3 miliardi di euro, più di 200 mila aderenti e oltre 3.000 aziende iscritte.

“E' un vantaggio – commenta Luigi Morselli, responsabile previdenza complementare Bper Banca -  perché la normativa premia sia le aziende che indirizzano il tfr e la previdenza complementare, ma anche i dipendenti, vantaggi fiscali e contributivi per entrambe le controparti. In più questo servizio di previdenza ha anche una funzione sociale perché aiutiamo i giovani che saranno fortemente penalizzati dal sistema contributivo delle pensioni, a costituirsi una pensione integrativa e mantenere alterato il tenore di vita anche dopo che sono andati in quiescenza” 

“Oggi abbiamo fatto tappa a Genova, siamo molto felici perché è il nostro esordio con il brand di Bper in Liguria, ma è un road show che avrà trenta date in Italia, gireremo tutta l'Italia con eventi partecipati come questo perché il tema tfr lato aziende è un tema di grandissima attualità, molto sentito dalle aziende perché facendo i bilanci 2022 si sono resi conto che oggi mantenere il tfr in azienda non è più conveniente perché il tasso di tasso di rivalutazione è agganciato all'inflazione, quindi per le aziende è diventato un costo finanziario molto rilevante”

“Se ci concentriamo sui lavoratori i vantaggi fiscali sono molteplici, - spiega Antonio Barbieri Arca fondi - se lascio il tfr in azienda viene applicata la tassazione separata, quindi una media di aliquota irpef che paga il dipendente, quindi parliamo di una tassazione sicuramente superiore al 23%. Nel caso del fondo pensione si parte dal 15% a scalare, quindi un aderente che comincia a versare nel fondo pensione appena cominciato a lavorare si può ritrovare dopo 35-40 di lavoro con un'aliquota al 9%, quindi abbiamo un confronto estremamente vantaggioso. In più la contribuzione propria e se prevista quella del datore di lavoro, su base annuale può essere dedotta dal reddito imponibile e quindi nell'immediato c'è un vantaggio fiscale perché paga meno tasse e quelle le risparmia subito”.

“Per quanto riguarda l'azienda – continua – il tfr rimasto in azienda, soprattutto per quelle con meno di 49 dipendenti, lì abbiamo il costo della rivalutazione del tfr che negli ultimi anni è aumentato in modo molto significativo, nel 2022 si è attestato a quasi il 10%, nel caso in cui il tfr fosse al fondo pensione l'azienda non dovrebbe più pagare questi denari, quindi ci sarebbe già un risparmio importante. In più il legislatore ha previsto, nel caso in cui il tfr sia al fondo pensione, altri sgravi che riguardano la mancata contribuzione al fondo di garanzia del tfr più per esempio la possibilità di dedurre dall'imponibile pari al 6% del tfr che va col fondo pensione e quindi anche in questo caso l'azienda paga meno tasse”.

Redazione

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