SìCobas: "Aperto stato di agitazione in Sogegross"

"Dopo svariati tentativi di confronto con l’azienda AZ Logistic e dopo che la stessa AZ nel corso di qualche giorno ha fatto completa marcia indietro rispetto alcuni timidi impegni che si era assunta soprattutto in tema di ticket mensa, è stato aperto lo stato di agitazione e di sciopero per tutti i lavoratori AZ Logistic, operativi presso il magazzino Sogegross di Genova". Lo scrive il sindacato SìCobas.

"Nonostante sia notizia di qualche settimana fa - si legge - del record raggiunto da Sogegross che ha visto superare il miliardo di euro di fatturato e nonostante nello stesso mese di Aprile la stessa Sogegross abbia riconosciuto ad AZ alcuni servizi aggiuntivi; parlare del pagamento regolare della malattia, di un percorso progressivo sull'aumento dei ticket oppure di una rimodulazione del PDR é un argomento tabù, su cui non può esserci né discussione, né trattativa oggi.

Gli unici argomenti all'ordine del giorno possono essere per la controparte l'aumento dei livelli di produttività, la diminuzione delle assenze di malattia e la necessità di fare sempre e comunque ore di straordinario, nonostante il numero inusuale d'infortuni e malattie che la stessa azienda denuncia e lamenta.

I lavoratori dopo un anno di promesse e rinvii dovrebbero, secondo le controparti, aspettare; mentre l'inflazione e l'aumento generale dei prezzi erodono i salari. Per queste ragioni, pur avendo lasciato spazio e tempo all'azienda per immaginare soluzioni e controproposte, anche coinvolgendo la committenza, abbiamo attivato lo stato di agitazione e sciopero per rivendicare:

1. Ritiro dell'accordo aziendale firmato dall'azienda con CGIL, CISL e UIL. Non siamo più disponibili ad accettare un accordo che, derogando in maniera illegittima dal contratto nazionale, limita il diritto dei lavoratori al pagamento della malattia al 100%! Le buste paga appaiono peraltro del tutto incomprensibili sul pagamento di tale istituto e conseguentemente poco accessibili e controllabili dai lavoratori!

2. Ridiscussione del PDR unilateralmente deciso dall'azienda. Non solo il premio di risultato é stato deciso senza alcuna reale discussione con i lavoratori, ma stabilisce degli obiettivi mensili così difficili da raggiungere che sono utili solo ad intensificare i ritmi di lavoro, a totale detrimento della salute e sicurezza dei lavoratori, barattate per qualche euro in più (ammesso si riesca a tenere i ritmi!).

3. Difesa dei salari dall'inflazione. L'aumento generale dei prezzi sta mettendo in difficoltà i salari dei lavoratori, fermi da mesi. La risposta non può passare esclusivamente attraverso un fantomatico PDR che aumenta solo produttività e i ritmi. Vanno ridiscussi anche i ticket mensa adeguandoli all'aumento reale dei prezzi! Rivendichiamo ticket a 8 euro per ogni giornata di presenza!

4. Stop all'obbligo dello straordinario e/o eventuali minacce di contestazioni disciplinari! Basta con le intimidazioni rispetto l'apertura di contestazioni disciplinare per i lavoratori che non si rendessero disponibili sempre e comunque oltre il loro orario contrattuale, con l'apertura di un confronto reale con le RSA sulla gestione dell'eventuale monte ore straordinario necessario.

Nei prossimi giorni valuteremo insieme ai lavoratori le forme di lotta da mettere in campo, invitando fin da ora tutti i lavoratori presenti sull’appalto, al di là della tessera sindacale che si ha in tasca, alla partecipazione unitaria alle eventuali iniziative di mobilitazione, per dare sostegno e appoggio ad una battaglia in difesa dei diritti, del salario e della dignità di tutti gli operai!".