Caso container, ancora polemiche in consiglio comunale. L'opposizione: "Siamo di fronte a una non gestione del problema"

Nonostante il sindaco Marco Bucci consideri “chiusa la questione” e che la maggioranza si sia dimostrata compatta dopo il vertice di ieri pomeriggio, non si arrestano le polemiche legato al caso container che ha investito l’assessora comunale alle Politiche Sociali, Lorenza Rosso, e, seppur in misura minore, il suo collega alla Sicurezza, Sergio Gambino.

La seduta odierna del consiglio comunale si è aperta con le interrogazioni a risposta immediata legate alla vicenda che ha sollevato non poche polemiche durante l’intera settimana. I consiglieri comunali Simone D’Angelo e Filippo Bruzzone hanno chiesto all’assessora quali soluzioni siano state pensate per i minori non accompagnati che avrebbero dovuto essere ospitati nei terreni di via Negrotto Cambiaso a Rivarolo, non più disponibili, e informazioni sui punti che sono rimasti ambigui. In primo luogo, per quale motivo siano stati scelti i terreni in questione; secondariamente, la scelta di una cooperativa che dalla visura camerale è risultata avere solo 4 dipendenti e nessuna esperienza nel campo dell’accoglienza ai migranti.

L’intervento dell’assessora Rosso ha lasciato però insoddisfatta l’opposizione: “Un assessore che legge una risposta è un’assessore che non ha la nostra fiducia” ha commentato D’Angelo, che ha nuovamente invocato le dimissioni. “Personalmente non ho dato alcuna autorizzazione all’accreditamento” ha riconfermato Lorenza Rosso, spiegando (anzi, leggendo) le procedure di accreditamento stabilite con delibera di giunta comunale 240 del 13 ottobre 2022. 

“Siamo di fronte a una non gestione del problema” ha ribadito il consigliere Bruzzone.

Ulteriori interrogazioni sono state presentate da Rita Bruzzone e Donatella Alfonso, rivolte all’assessore alla Polizia Locale “visto che la collega non sembra voler rispondere”. 

Da parte sua, Gambino ha confermato di conoscere bene l’amministratore e consigliere di Misecoop Francesco Fracchiolla, la cooperativa a cui la Grunelius ha affittato i terreni dove sarebbe dovuto sorgere il centro di accoglienza. “C’è un’amicizia profonda dai tempi del crollo del Ponte Morandi. Mi disse che Misecoop aveva intenzione di partecipare al bando per creare una struttura per minori non accompagnati, e che avevano trovato un terreno da destinare ad attività sociali in comodato d’uso gratuito. Ai tempi risposi di seguire l’iter necessario per l’accreditamento, e solo in una fase successiva venni a conoscenza della proprietà dell’immobile. Non ho pensato a eventuali conflitti di interesse perché il terreno era a titolo gratuito”.