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Attualità | 22 novembre 2023, 18:41

Scuole troppo vecchie, Liguria fanalino di coda in Italia: oltre il settanta percento costruite prima del ’75

I finanziamenti, compresi quelli del Pnrr, permetteranno di intervenire su quasi sessanta istituti genovesi

Scuole troppo vecchie, Liguria fanalino di coda in Italia: oltre il settanta percento costruite prima del ’75

Il crollo del pavimento del corridoio nella scuola dell’Infanzia ‘Della Torre’ di Chiavari, avvenuto ieri mattina e fortunatamente senza conseguenze per i piccoli alunni e insegnanti, ha nuovamente puntato i riflettori sulla situazione delle infrastrutture scolastiche della Liguria.

La regione, infatti, è fanalino di coda in Italia per quanto riguarda l’edilizia: dei circa milletrecento plessi scolastici, tra statali e privati, il 74% delle strutture è costruito prima del 1975.

I dati del Ministero dell’Istruzione, su scala nazionale, non sono certo confortanti con il 60% circa degli edifici che hanno più di cinquant’anni.

Dal 2020, a Genova sono stati avviati lavori per la messa in sicurezza di quarantacinque scuole grazie ai fondi europei regolarmente erogati. L’ulteriore iniezione di finanziamenti arrivata con il Pnrr ha permesso di intervenire su altri tredici istituti.

Interventi anche da parte di Città Metropolitana e dalla Regione con svariati milioni di euro per la messa in sicurezza e l’ammodernamento degli edifici ma i risultati di questa importante azione non saranno immediati.

Laura Repetto, consigliera per Città Metropolitana di Genova fa il punto per quanto riguarda gli istituti superiori: “Rispetto ad altri enti, la situazione con cui ci misuriamo è migliore. Abbiamo un contratto di facility, un global service, che ci garantisce la manutenzione ordinaria e gli interventi programmati, così come quelli sul danno. Ogni anno, comprese le spese per il riscaldamento, investiamo sei milioni e quattrocento mila euro, garantendo così la manutenzione delle strutture. Ovviamente, c’è bisogno di finanziamenti per le progettazioni e per gli interventi e siamo sempre alla ricerca di fondi per gli interventi strutturali complessi. Il Pnrr, con ventuno interventi, ha un ammontare di settantuno milioni di euro. Si cerca di fare tutto il possibile, fermo restando che il problema è enorme”.

La presenza di un contratto di facility, sottolinea Repetto, permette di pianificare gli interventi e di garantire la sicurezza degli istituti. Una nota positiva che però deve tracciare una strada ed estendersi a tutti gli istituti.

Servirà del tempo perché i cantieri siano conclusi, questo non senza disagi per studenti e docenti.

Un esempio su tutti è quello della scuola Don Milani: all’inizio dell’anno scolastico, era stato il collegio docenti a denunciare una situazione difficile da gestire con cantieri all’interno dell’istituto, topi e mancanza di spazi, con disagi anche per i piccoli alunni dell’asilo San Luigi.

Quello di ieri a Chiavari non è, purtroppo, il primo crollo in ambiente scolastico. 

Lo scorso 26 aprile era crollato il soffitto di un’aula all’interno del Centro Civico Buranello, episodio senza feriti ma solo per una fortunata casualità.

Intanto, l’edificio di via Delpino, a Chiavari, è stato dichiarato inagibile. Il sindaco Federico Messuti ha fatto sapere che il Comune dara assistenza alle famiglie dei settantacinque bimbi che frequentano la scuola.

Isabella Rizzitano

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