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Eventi | 05 dicembre 2023, 11:26

Michele Riondino presenta il suo nuovo film agli studenti genovesi

Appuntamento con “Palazzina Laf” giovedì mattina al cinema The Space del Porto Antico

Michele Riondino presenta il suo nuovo film agli studenti genovesi

Giovedì 7 dicembre al Cinema The Space, al Porto Antico, speciale proiezione di ‘Palazzina Laf’, il film di Michele Riondino, per gi studenti degli Istituti superiori genovesi.

Al termine del film, Riondino dialogherà con il pubblico presente in sala.

L’appuntamento, organizzato dall’associazione Kinoglaz, vuole mettere al centro del dibattito il lavoro, parlando della tematica in ambito scolastico grazie a un film forte, capace di unire il senso di ingiustizia al desiderio di rivalsa senza far venire meno il taglio aurorale di un artista sensibile e attento alla realtà della sua terra.

Gli interventi degli studenti, inoltre, prenderanno in esame anche gli aspetti filmici dell’opera perché possa nascere una vera e propria lezione di cinema.

“Il mio film parla dei lavoratori: di quelli che difendono la propria dignità, il proprio ruolo e le proprie competenze e di quelli che sono disposti a vendere la propria dignità e i propri colleghi pur di ricoprire un ruolo che non gli compete. Il mio film è un urlo di rabbia nei confronti della politica e del sindacato per aver abbandonato la dimensione umana del lavoratore e averlo ridotto a una semplice tessera” afferma il regista tarantino, conosciuto dal grande pubblico come attore ne Il giovane Montalbano, I leoni di Sicilia, Dieci Inverni, tra gli altri.

Riondino è impegnato da sempre a sensibilizzare e denunciare all’opinione pubblica i soprusi e la devastazione che hanno colpito la sua terra soprattutto per colpa dell'Ilva. Il suo primo film da regista è ambientato a metà anni Novanta, durante la stagione dello smantellamento della più grande acciaieria d’Europa e racconta quello che accadde ad un gruppo di lavoratori, confinati nella Palazzina Laf perché scomodi; 79 lavoratori altamente qualificati costretti a passare intere giornate in quello che loro stessi hanno definito in tribunale “una specie di manicomio”. Riondino che è anche cosceneggiatore del film con Maurizio Braucci, prende in esame ciò che accadde all’Ilva ma casi di mobbing erano (sono?) una realtà di tante altre aziende. Lavoratori chiamati a timbrare il cartellino per poi non lavorare tutto il giorno. 

Nel film, proprio per questo, l'autore sceglie un punto di vista oggettivo, per coinvolgere maggiormente lo spettatore nella vicenda narrata. Tutti i fatti riportati nel film di finzione con protagonista Caterino (lo stesso Michele Riondino) e il suo capo (Elio Germano) sono frutto di interviste fatte a ex lavoratori ILVA ed ex confinati, e i passaggi finali sono dettagliatamente presi dalle carte processuali che hanno determinato la condanna degli imputati e il risarcimento delle vittime. 

Il regista Daniele Vicari, da sempre attento alla tematica del lavoro e ospite dell’associazione l’anno scorso, ha scritto: “Michele, con questo film sei andato oltre la rabbia e anche oltre la polemica, senza rinunciare alla lotta. Questa tua opera è unica e preziosa nel panorama della cinematografia italiana contemporanea, frutto di un lungo lavoro artistico che ti ha portato a diventare uno dei nostri attori più importanti, più amati dal pubblico, più consapevoli del ruolo e della funzione sociale dell’attore, del cineasta e del teatrante. 

Con questo film straordinario hai messo in campo una vera padronanza del mezzo, tu mostri a tutti di che pasta sei fatto. Non sei addomesticabile, non sei un “proletario da cortile”, sei “libero e pensante”, soprattutto hai un talento puro. Non hai abdicato alle necessità di una macchina cinema che ti vuole “mainstream” anche mentre racconti una tragedia, ma hai scavalcato d’un balzo questa distorsione facendoti regista in linea con i grandi del passato. Sei stato all’altezza di Petri, innovando. Così la tua macchina da presa è libera, non spaventata dal racconto del brutto, capace di una autoironia limpida e matura”.

Durante le iniziative dell’associazione non vengono proiettati spot pubblicità e non sono presenti pause durante la proiezione, per permettere la totale immersione nell'opera filmica.

A ospitare l’evento, la sala cinematografica da 450 posti di The Space – Porto Antico, tra le più belle del capoluogo ligure e dell’intera regione. 

Il costo del biglietto è di 5 euro e comprende la visione del film, l’incontro con il regista e una scheda di approfondimento sull’opera filmica visionata. 

Le docenti e i docenti interessati possono scrivere a kinoglazscuola@gmail.com - 3407178172

Per maggiori informazioni sull’associazione e la sua attività di formazione: www.kinoglaz.org

Redazione

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