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Sport | 06 dicembre 2023, 16:19

Lo sport come stile corretto di vita: finanziati progetti per novecentoventimila euro

L’iniziativa di Sport e Salute presentata a Genova: sono cinque le realtà che si sono aggiudicate il finanziamento

Lo sport come stile corretto di vita: finanziati progetti per novecentoventimila euro

Novecentoventimila euro per finanziare le attività sportive di Genova e della Liguria con un focus particolare verso le realtà territoriali dei Municipi, garantendo spazi aggregativi per i giovani e programmi in gradi di rispondere alle loro necessità.

È quanto emerge dalla presentazione del progetto ‘Spazi Civici di Comunità’, avvenuta questa mattina nella sala di rappresentanza di Sport e Salute, in viale Padre Santo.

L’iniziativa è promossa dal Ministro per lo Sport e i Giovani Andrea Abodi attraverso il Dipartimento per le politiche giovanili e il Servizio civile universale della Presidenza del Consiglio dei Ministri, con la collaborazione di Sport e Salute S.p.A., la società dello Stato per la promozione dello sport e dei corretti stili di vita.

L’obiettivo è quello di promuovere attività gratuite in spazi che siano capaci di accogliere i giovani, soprattutto quelli della fascia d’età compresa tra i diciotto e i trentaquattro anni, sostenendoli del loro percorso di realizzazione e rafforzando i valori educativi dello sport, la lealtà e il rispetto reciproco.

Ventidue i progetti totali finanziati in Liguria, di cui sei già conclusi, tutti pensati per garantire la diffusione di corretti stili di vita e l’attenzione ai luoghi d’aggregazione.

L’assessore regionale allo Sport Simona Ferro spiega: “È una bellissima meritevole iniziativa che mette insieme sport e giovani. In questo momento dove i giovani vivono una difficoltà diffusa, che si è amplificata dopo la pandemia, vogliamo cercare di fare rete insieme alle famiglie e alle scuole per offrire delle alternative ai ragazzi”.

Sport e stili di vita consapevoli che per Ferro “diventano elementi aggreganti e dello stare insieme trovando valori come rispetto dell’altro, senso di squadra e sacrificio, senza il quale non arrivano i risultati”.

“Un grande applauso - continua - a Sport e Salute che con queste iniziative riesce a rivalutare anche le nostre aree, spesso zone virtuose che diventano luoghi con scopi utili. Bravo anche alle associazioni, che saranno le attuatrici di queste iniziative; è importante anche il grande aiuto che ci arriva dal territorio, particolarmente dai municipi. Sarei debole nella mia attività se non avessi il supporto degli enti locali perché le esigenze che conoscono i territori attraverso l’amministrazione dei municipi è per noi fondamentale perché così sappiamo dove andare a intervenire”.

Le fa eco l’assessore allo Sport del Comune di Genova Alessandra Bianchi: “Progetti e bandi importantissimi perché permettono davvero di concretizzare quelle che sono le finalità dello sport, inteso a trecentosessanta gradi, soprattutto in questo caso in cui si parla di aggregazione e inclusività, uno strumento da offrire ai giovani per una formazione e per un apprendimento della cultura sportiva. Lo sport, lo sappiamo bene, è uno strumento fondamentale per la formazione di tutti i giovani e per la creazione del bagaglio di ciascuno di essi”.

Michela Carfagna, coordinatrice della Struttura Regionale Sport e Salute Liguria, sottolinea: “Sport e Salute nasce con la missione di portare corretti stili di vita e di integrare tramite lo sport in ambienti sociali. Oggi saranno presentati i cinque spazi civici che hanno vinto il bando, saranno una realtà di inclusione sociale dove la gente può svolgere attività sportiva e trovare un momento di aggregazione sociale”.

Le cinque società sportive vincitrici del bando saranno impegnate nella realizzazione dei progetti per i prossimi due anni tramite iniziative rivolte alla popolazione con un focus particolare sui giovani: si tratta di Cus Genova, Unione Sportiva San Marziano, Asd KadoinKatena, Asd Dinamic Gym e Asd 5678.

Ciascuna di queste associazioni sarà affiancata da volontari e professionisti per creare un programma di attività che oltre allo svago e al divertimento vuole collaborare a una crescita sociale di tutta la comunità puntando proprio sui giovani senza trascurare l’inclusività, coinvolgendo operatori di sostegno alla disabilità e rispondendo alle necessità che arrivano proprio dai giovani

Isabella Rizzitano

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