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Sport | 29 dicembre 2023, 23:12

Che Genoa! Anche la capolista si ferma al "Ferraris": Dragusin riacciuffa Arnautovic ed è 1-1

Rossoblù in netta crescita per intensità e aggressività. In campo si rivedono Retegui e Messias e lo stadio di casa rimane un fortino per la squadra di Gilardino che vola a quota 20

Che Genoa! Anche la capolista si ferma al "Ferraris": Dragusin riacciuffa Arnautovic ed è 1-1

Sembrava tutto apparecchiato per un'altra serata da Grifone, in uno stadio stracolmo di 33mila spettatori, con la maglia dorata del 130esimo diventata una sorta di amuleto e una rosa finalmente recuperata quasi appieno. E il Genoa non ha tradito fermando tra le mura amiche anche l'Inter in un 1-1 che, contro la capolista nonché vicecampione d'Europa, profuma quasi di vittoria per i genoani.

La partenza dei rossoblù è di una personalità e un'aggressività forse mai viste in questa stagione, tanto da far sembrare l'esordio con la Fiorentina di soli quattro mesi or sono cosa di un'altra era geologica. E' però il finale di gara, il terzo consecutivo, a segnare la svolta nella stagione del Vecchio Balordo: concentrazione sempre alta e Ferraris che resta un fortino.

La prima occasione è di marca nerazzurra con la testata non troppo convinta di Thuram a  sporcare per la prima volta i guantoni di Martinez (9') prima che la coreografia della Gradinata Nord coi fumogeni ristagnanti nell'area senza il vento a sospingerli - evento più unico che raro a Genova - porti a 7' di sospensione. Quando si riparte a uscire meglio dalla nebbia, quasi come una strana ironia del destino, sembra essere la squadra meneghina che schiaccia il Genoa nella sua area. Ma è un'impressione poco duratura in un primo tempo veramente intenso. 

Il botta e risposta di occasioni parte col colpo schiacciato di Arnautovic su cui l'estremo genoano sbroglia in uscita (27'). Più ghiotta la ripartenza orchestrata qualche minuto dopo da Ekuban e Gudmundsson, ma gli avanti rossoblù non vanno alla conclusione riuscendo a portare a casa appena un calcio d'angolo (30'). Il Grifone cresce e porta quasi Mkhitaryan a sfiorare l'autorete per liberare di testa all'indetro l'area (33'); la risposta arriva ancora dopo tre giri di lancette ma la conclusione di Calhanoglu sugli sviluppi di un corner è facile per la parata di Martinez (36'). 

E' la squadra di Inzaghi però ad andare avanti pur senza meritare il vantaggio, col piglio delle grandi squadre qual è quella milanese. La zampata giusta al momento giusto, non senza proteste dei rossoblù per un presunto fallo in attacco di Bisseck su Strootman, arriva da Arnautovic quasi allo scadere del tempo regolamentare: l'austriaco appoggia comodamente la sfera in porta dopo che questa aveva incocciato il palo sul tiro di Barella deviato da Martinez (42'). Come nel mood del primo tempo arriva però non molto dopo la risposta alla botta interista: corner dalla destra e, sotto la Gradinata Nord, arriva il pareggio con una frustata di testa di un sontuoso Dragusin (52' pt).

Per una vecchia abitudine tornata, quella del difensore rumeno goleador come lo scorso anno, ai rossoblù ce n'è un'altra nuova che sembra sparita, risolta: quella del calo nei minuti finali. A fungere da catalizzatore in questa poco auspicabile mutazione di cui era vittima il Grifone sono le notizie dell'infermeria e una panchina tornata "lunga", come dicono i cambi in una ripresa dove i ritmi comunque calano.

A ruota Gilardino manda dentro Vasquez, Malinovskyi, Retegui e Messias ma gli spaventi sono più per la porta di Martinez che non per quella di Sommer, chiamato alla respinta dal messicano del Genoa da posizione defilata (54'). L'estremo ex Lipsia può solo guardare sfilare sul fondo la gran botta a lato di Arnautovic (51') ma è bravo a rispondere a terra all'inzuccata di Acerbi su azione d'angolo (68'). 

I minuti passano, la partita resta accesa agonisticamente parlando le occasioni però si esauriscono sostanzialmente in qualche tentativo interista da calcio piazzato e alcune ripartenze genoane esauritesi in nulla di fatto se non in un punto contro la capolista che deve rimandare il potersi fregiare del titolo di campione d'inverno mentre il Grifone sale a 20 punti, metà della fatidica quota salvezza e con ancora una giornata di girone d'andata da giocare.

IL TABELLINO

GENOA-INTER 1-1
Reti: 42' Arnautovic (I), 45'+7' Dragusin (G)

GENOA (3-5-2): Martinez; Bani, Dragusin, De Winter (46' Vasquez); Sabelli, Frendrup, Badelj, Strootman (61' Malinovskyi), Martin Martin (78' Messias); Gudmundsson, Ekuban (61' Retegui). 
A disposizione: Leali; Thorsby, Vogliacco, Jagiello, Kutlu, Matturro, Hefti, Puscas, Fini, Haps, Galdames.
Allenatore: A. Gilardino

INTER (3-5-2): Sommer; Bisseck (90' Pavard), Acerbi, Bastoni; Darmian (78' Dumfries), Barella (78' Frattesi), Calhanoglu, Mkhitaryan (90' Klaassen), Carlos Augusto, Thuram, Arnautovic (70' Sanchez).
A disposizione: Di Gennaro, Audero; Sensi, De Vrij, Asslani, Agoume, Motta, Stabile, Sarr.
Allenatore: S. Inzaghi

Arbitro: Doveri di Roma

Mattia Pastorino


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